Page 118 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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        fezionarono quest’ idea  i ) al grado eli e ne risul-
                    (
        tò una serie di quadri in cui si delincarono  ( per
        quanto l’arte il permise ) le principali differenze
        di stato , di carattere e di sentimenti che ispira-
        ti vengono dall una e dall’altra fortuna  (i). Di
        latti quante volte non ho io distinto alla prima
        occhiata  la profonda tristezza di Niobe  ( 3 ) , i
        progetti atroci  di Medea ,  le terribili smanie
        d’Èrcole  ,  il deplorabile abbattimento in cui  si
        trovava ridotto lo sventurato Ajace, e le vendet-
        te che esercitavano le pallide e smunte Eume-
        nidi (4)  !
           Tempo già fu quando la commedia offriva
        agli spettatori ritratti fedeli di coloro ch’essa at-
        taccava apertamente  (5). Oggidì fatta più de-
         cente, non si attacca che a verisimiglianze gene-
         rali e relative alle ridicolosaggini ed ai difetti per-
         seguitati dalla medesima ma esse bastano per-
                      j
         chè si riconosca sul fatto il padrone  il servito-
                            ,
         re, il parassito , il vecchio indulgente o burbe-
          (i) Alen.  I. i4,  c. 22  , p. 6òg. Suida in
         Etimol. grande in 'Ep/zwv.
          (a) Poliuce  ivi. ec. Scol. di Sofocl. nell’Edipo  li-
         rio  v. 8o.
          (3) Quindi.  I. il, c. 3, p. 702 .
          (4) Aristo/. nel Plut.  v. 4^3.
          (5) Idem nei cav.  v. 23o. Scol.  ivi.

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