Page 120 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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Ij20 VIÀGGIO d’àNACÀRSI
I Greci non sono urtati da queste inconve-
nienze j ma lo sarebbero ben piò , Se gli attorr
recitassero a viso scoperto. Di latti non potreb-
bero esprimere i rapporti che si trovano 0 deb-
bono trovarsi fra la fisonomia ed il carattere ;
fra la situazione ed il contegno. Presso una na-
zione che non permette alle donne di salire sul-
la scena ( i ) , e che guarda la convenienza come
una regola indispensabile ed altrettanto essen-
ziale alla pratica delle arti quanto a queHa del-
la morale qual non sarebbe l’ urto che senti-
,
rebbe nel vedere Antigone e Fedra presentarsi
sotto tratti, la cui durezza distruggerebbe tutta
Agamennone e Priamo con un’aria
V illusione j
ignobile , Ippolito ed Achille con rughe e ca-
pelli canuti! Le maschere, che si possono mu-
tare ad ogni scena, e sulle quali si può impri-
mere i sintomi de’ principali affetti, dell’anima,
possono sole mantenere e giustificare l’errore
dei sensi, aggiungendo un nuovo grado di veri-
simiglianza all’imitazione.
Avviene per lo stesso principio che nella
tragedia si dà sovente agli attori una statura di
(i) Fiat, della repubb.l. 3, c. 2, p. Zgò. Plui.
in Focion. t. i, p- 7 5o- Lucian. della pantom . § 28»
t. a, p. a 85. Aulo Geli. I. 7 , c. 5.
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