Page 165 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA. l65
dano una direzione più giusta; perciocché esi-
ste per lui un ordine di cose più reale, e non
meno spaventoso della fatalità : quest’ è la som-
ma sproporzione fra i suoi falli ed i mali che
ne sono la conseguenza; allorché egli diviene il
più sventurato fra i mortali, a cagione d’una
momentanea passione, d’ un imprudenza leggie-
ra, talvolta d'una prudenza troppo raffinata;
finalmente allorché i falli dei capi portano la
desolazione in tutto un impero. Siffatte calami-
tà erano molto frequenti in quc’ tempi remoti,
dove le forti passioni , come la vendetta e l’am-
bizione, spiegavansi con tutta l’energia. Cosi la
tragedia incominciò dal porre in vista gli avve-
nimenti dei tempi eroici; avvenimenti consegna-
ti in parte agli scritti d’Omero; in maggior
numero ancora ad una raccolta intitolata Ciclo
epico , dove varj autori radunarono le antiche
tradizioni de’ Greci ( i ).
Oltre questa sorgente, nella quale Sofocle
attinse quasi tutt’ i suoi argomenti , alcuni furo-
no tratti dalla storia moderna. Qualche volta
inoltre gli autori tragici si presero la libertà di
inventarne. Eschilo pose sulla scena la disfatta
(i) Casaub. in Aten. I. 7 , c. 3 , p. 5oi.
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