Page 169 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA. 169
che, in Euripide, concepisce il progetto di uc-
cidere i propri figli, e lo eseguisce ( 1). Ma la
sua azione è tanto più barbara, quanto è mea
necessaria. Son di parere che oggidì nessuno
l’azzarderebbe.
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2. Si può non accorgersi del proprio de-
litto , se non dopo d’ averlo compito, come E-
dipo in Sofocle. Qui l’ignoranza del colpevole
ne rende l’azione meno odiosa, ed i lumi che
ira ad ora ad ora acquistando, c’inspirano il
più vivo interesse. Noi approviamo questa ma-
niera.
• 3 .° L’azione dura talvolta fino al momento
della esecuzione, e si ferma d’improvviso per
motivo d’uno schiarimento inaspettato. Taf è
Merope che riconosce suo figlio, ed Ifigenia suo
fratello, nell’ atto di vibrare il colpo. Questa ma-
niera è la più perfetta di tutte.
Polo. Di fatti quando Merope tiene la spa-
da alzata sulla testa di suo figlio , nasce un fre-
mito generale nell’ assemblea (2). Sovente io
medesimo ne fui testimonio.
Teodetto. La quarta, e la peggiore di tutte
le maniere, è quella di fermarsi al momento
(1) Idem ivi c. i 4 > P- 66 3.
(2) Plul. del mangiar carne t. 2 , p. 998.