Page 171 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA. GRECIA. I-JI
di rabbia e tli amore? E vi sdegnereste, se ve-
dendo improvvisamente comparire Creonte, si
fosse lanciato non contro suo padre, ma contro
il carnefice della sua amante? Ah! s’egli non
curasi d’inseguire quel vile tiranno, ciò avvie-
ne piuttosto perchè il desiderio di por fine ad
una odiosa esistenza l’occupa ancor di piò.
Teodetto. Nobilitate la sua azione: dite che
il suo primo moto fu di furore e di vendetta : il
secondo di rimorso e di virtù. •
Zopiro. Sotto qualunque aspetto si voglia
considerare , sostengo che questo è un tratto dei
più patetici, de’ più sublimi del nostro teatro
e se il vostro Aristotele non lo ha sentito , biso-
gna dire che non abbia giammai amato.
Teodetto. Amabile Zopiro , badate di non.
tradire i segreti del vostro cuore. Voglio in
grazia vostra far eccezione per questo esem-
pio ma teniam saldo il principio , che non bi-
;
sogna cominciare un’azione atroce, o che non
bisogna abbandonarla senza ragione.' Seguitia-
mo a numerare i mezzi di variare una favola
drammatica.
Varietà nelle ricognizioni che sono i più
valevoli mezzi del patetico , spezialmente quan-
do producono una catastrofe subitanea nello
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