Page 167 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
P. 167
NELLA GRECIA. 167
Edipo j dì Telefo c di alcune altre, nelle quali
avvennero anticamente tante scene spavente-
voli ( 1 ).
Niceforo. Io avrei gran voglia di dirvi con
buona creanza che siete beh seccante coi vostri
Agamennoni , coi vostri Oresti , coi vostri Edi-
pi, e con tutte quelle razze di proscritti. Non
arrossite voi di offrirci oggetti si comuni e si
rancidi? Qualche volta ammiro la sterilità dei
vostri genj e la pazienza degli Ateniesi.
Teodetto. Voi non siete uomo di buona fe-
de , e sapete n^eglio d’ogn’altro che noi lavoria-
mo sopra un fondo inesauribile. Se siamo ob-
bligati di rispettare le favole ricevute , ciò non
avviene che sui punti essenziali. Fa d’uopo , a
dir vero , che Clitennestra perisca sotto la mano
d’Oreste: Enfile sotto quella d’Alcmeone’ ( 2 );
ma le circostanze d’un medesimo fatto variano
nelle tradizioni antiche (3)j l’autore può sce-
gliere quelle che convengono al suo tema , ov-
vero sostituirne di nuove. Basta per lui inoltre
d’impiegare uno o due personaggi conosciuti:
gli altri restano in suo arbitrio (4). Ogni sog-
(1) Arisi, poet, c. i 3 , p. 663, c. 14, p. 663 .
(2) Idem ivi c. \t\, p. 662.
( 3 ) Scol. dell’ argom. nell' Ajace di So/oc.
(4) Arisi, ivi c. 9 , p. 669.
Digitized by Google