Page 170 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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VIAGGIO DANÀCARSI
        1 -JO
        della esecuzione per un semplice cangiamento
        di volontà: questa non fu quasi mai impiegata.
        Aristotele mi citava un giorno l’esempio di Emio-
        ne che sfodera la spada contro suo padre Creon-
        te, ed in luogo di compiere il suo disegno, se la
        passa attraverso del corpo ( 1 ).
          Niceforo. Come avrebbe potuto compier-
        lo? Creonte spaventato aveva preso la fuga (2).
          Teodetto. Suo figlio poteva inseguirlo.
          Polo. Forse non aveva altra intenzione che
        d’immolarsi  agli occhi  suoi, come pare che
        glielo avesse minacciato in una scena anteceden-
        te  ( 3 ) ; perciocché Sofocle conosceva poi troppo
        bene le convenienze del teatro per supporre che
        il virtuoso Emone osasse di attentare contro la
        vita di suo padre.
         •  Zopiro. E perchè non lo avrebbe osato? Sa-
        pete voi che Emone sta sul punto di sposare
        Antigone, ch’ei l’ama, che n’è corrisposto, che
        suo padre l’ha condannata ad essere sepolta vi-
        va , che suo figlio non ha potuto colle sue lagri-
        me placarlo, ch’egli  la  trova morta, che va
        voltolandosi  sul terreno a’ suoi piedi , spirante
         (1) Aristot. poct.  c. 14, p. 663 .
         (a) Sofocl. nelC Antig.  v. 1248.
         ( 3 ) Idem ivi v.  'jbì. Scol.  ivi.



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