Page 175 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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Polo. In generale quelli , la cui catastrofe
è funesta.
Teodetto. E voi, Anacarsi, diteci qual ef-
fetto produssero nel vostro animo i varj desti-
ni che noi facciamo provare al protagonista ?
Anacarsi. Dapprima io versava lagrime in
abbondanza senza risalire alla causa: poscia mi
accorsi che le vostre più belle tragedie per me
perdevano una parte dell’ interesse nella seconda
rappresentazione; ma questa perdita divenivamo
molto più sensibile in quelle di lieto fine.
IXiceJoro. Restami ad interrogarvi come
intendiate di andar d’accordo con voi medesi-
mo. Volete che la catastrofe sia funesta, e poi
date la preferenza a quelle rivoluzioni che strap-
pano un uomo all infortunio e lo pongono in
uno stato più felice (1).
Teodetto. Ho dato la preferenza alla rico-
gnizione che impedisce l’esecuzione d’un misfat-
to; ma non ho altrimenti detto che debba ser-
vire di scioglimento. Oreste riconosciuto da Li-
genia , è sul punto di perire sotto le armi di
Toante (2): riconosciuto da Elettra, cade in ba-
lia delle furie ( 3 ). Altro dunque non fece che
(1) Dacier poet. <f 'Arisi. p. 2 4 * Vittor. in Arisi.
(2) Euripid. Ifigen. in Tauride.
( 3 ) Idem in Oreste .
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