Page 17 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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'NELLA GRECIA. ,/  j/j
     do sacro avea quelli di Mercurio  ( 1 ). Eravamo
    appena giunti ai nostri posti, che l’araldo scia-
    mò: « Lungi da qui profani, lungi da qui ogni
    » empio, lungi da qui ogni anima lorda di col-
     » pa (2) ». Dopo questo avvertimento sarebbe
    decretata pena di morte contro chiunque avesse
    la temerità di restare nell’assemblea senza aver-
    ne  il diritto  il secondo ministro fece sten-
           ( 3 ).
    dere sotto  i nostri piedi le pelli delle vittime
    offerte in sagrifido , e ci purificò di nuovo
                            (4 ).
    F u letto ad alta voce il rituale della iniziazio-
    ne 5 ), e furono cantati inni ad onore di Ce-
      (
    rere..  c\             ....
       Tosto  si fece sentire uno strepito cupo.
    Sembrava che la terra muggisse sotto  i nostri
    piedi (6):  il fulmine ed  i lampi non lasciavano
    vedere che fantasmi e spettri erranti nelle te-
    nebre ('j). I luoghi santi risonavano, di urli che
     (7)
     fi) Enseb. prepar. Evang.  I. 3 , c.  12, p.  1 iy.
     () Sueton. in Ner.  c. 34. Cap. in Anton, fil. p. 33 .
    Lamp. in Aless. Sev. p. 119.
                   ,
     (3) Livio  l. 3i,  c.  14.
     (4 ) Esich. e Sitid. in A/o'; K«et
     (5) Meursio in Èieusi c.  1.
     ()  Firgil. Eneid.  I. 6, v. aóà.  Claud.  del  ratto
    di Proserp.  I.  i,  v. 7.
       Dion. Grisost. orai.  12, p. 202. Temisi,  orar..
      Tomo X.           2
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