Page 22 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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       ai      viaggio d’anacarsi
       cui soggiacciono gli uomini in questo mondo e
       nell’altro (i). Sembra inoltre che  il Jerofante
       insegni ai medesimi che fra quel gran numero
       di divinità adorate dalla moltitudine, le une so-
       no semplici genj  ,  i quali , ministri del volere di
       un ente supremo, regolano sotto il suo coman-
       do  i moti dell’universo  ( 2 ): le altre furono sem-
       plici mortali,  i cui sepolcri tuttavia si conserva-
       no in parecchie regioni della Grecia (3). Dietro
       queste nozioni non è forse naturale  il pensare
       che, volendo dare una più giusta idea della di-
       vinità (4), gl’ istitutori de’ misteri si sforzassero
       di mantenere un domma, di cui restano vestigie
       più o meno  visibili nelle opinioni e nelle ceri-
       monie di quasi tutt’  i popoli  , come sarebbe
       quello d’ un Dio unico, principio e fine di tutte
       le cose? Tal’  per mio avviso l’augusto segreto
              è
       che si rivela agl’iniziati.
          La politica per le sue viste lavori senza dub-
        (») Orig. eontr. Cels.  I. 3 ,  t.  1 , p. 601,  /. 8,/». 777.'
        Dìssert. tratte da IVarbori.  t.  1 , p. 176.
        (a) Piai,  nel conv.  t. 3 , p. aoa.  Plut. mancan.
        degli orac.  l.  2, p. 4*7-
        ( 3 ) Cicer. quest,  tuscal.  I.  1,  c.  i3,  t.  2, p. 2^3.
        Idem natur. degli Dei l. a,  c. 24,  t. a, p. 4 ^ 4 - Lat-
        tane . div. istituì.  I. 3 ,  c. 20.
        (4 ) Etimolog. grande in TiXlr.
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