Page 23 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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     f>io lo stabilimento di questa società religiosa. U
     politeismo era generalmente diffuso  , quando si
     venne a conoscere quai funesti  effetti ne risul-
                        i cui oggetti
     tassero per la morale da un culto ,
     non erano stati moltiplicati se non per autoriz-
     zare ogni specie d'ingiustizie e di vizj. Ma quel
     culto piaceva al popolo tanto per la sua antichi-
     tà, quanto per le sue stesse imperfezioni. Lungi
     dal pensare vanamente a distruggerlo, si procu-
     rò di equilibrarlo con una religione più pura,
     e che riparava  i torli fatti dal politeismo alla so-
     cietà. Siccome la moltitudine è più facilmente
                         fu creduto
     frenata dalle leggi che dai costumi ,
     di poterla abbandonare a quelle superstizioni di
     cui sarebbe facile reprimere gli abusi. E sicco-
     me  i cittadini illuminati debbono piuttosto es-
     sere tenuti in freno dai costumi che dalle leggi
     fu creduto di dover loro comunicare una dottri-
     na fatta per inspirare la virtù.
       Ora, continuò a dire  il discepolo di Plato-
     ne, potrete capire il motivo per cui gli Dei so-
     no posti in ridicolo su  i teatri d’Atcne:  i magi-
     strati, scevri delle false idee del politeismo, sono
     ben lontani dal reprimere una licenza che non
     potrebbe urtare che  il popolo, e della quale
     questo popolo medesimo s e formato un diverti-
     mento. Comprenderete ancora come due religioni
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