Page 21 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA.  2 l
     un canestro all’ altro , affermano d’aver mangia-
     to e bevuto il ciceone (i.) {a).  ",  t
       Fra le persone non iniziate, sovente ho udì-,
     to gente di spirito dubitare sulla dottrina inse-,
     gnata ne’ misteri di Cerere. Questa non contiene*
     adunque che la storia della natura e delle sue,
     rivoluzioni ( 2 )? Non hanno dunque i misteri. al-,
     tro scopo che di mostrare come col favor delle
     leggi e  dell’ agricoltura (3)  1’ uomo  è, passato,
     dallo stato di selvatichezza a quello di civiltà?.
     Ma perchè mai siffatte nozioni sono coperte d’un.
     velo ? Un discepolo di Platone proponeva con
     modestia una conghiettura che sono per riferi-
     re (6).  .
       Sembra certo, diceva egli, che nei misteri,
     fu stabilita la necessità delle pene e delle ricom-
     pense che ci aspettano dopo la morte , e che vi éi
     dà ai novizi la rappresentazione dei vari destini
      (1) Idem ivi p.  18. Meurs. ivi  c.  io.
      (a) Kuxtùv, mistura di varie cose (metqf. confusio-
     ne) o specie di bevanda  ,  o di brodo  ,  eh' era stato
     presentato a Cerere. ( Clem. Aless. ivi p. 17. Aten.
     I. ti,  c.  12,  p. 492.  Casaub.  ivi p. 612. Turneb.
                         -
     I. 12 ,  c.  8. )
        Cic. nalur. degli Dei  l.  1,  c.  t.  2, p. 433.
      (2)
      (3) Varr. presso Sani Agost.  della  città di Dio
     l 7,  c. 20,  t.  7  ,  p. 177.
      (b) Si veda la nota terza in fine del volume.
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