Page 18 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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«ì agghiacciavano il sangue e di gemiti che ci
laceravano l’anima. U dolore mortale, gli affan-
ni divoratori , la povertà , le malattie , la morte
si presentavano agli occhi nostri sotto forme
odiose e funeste (»). Indi ihJerofante spiegava
questi diversi emblemi., e quelle vive pitture
raddoppiavano le nostre ambasce ed i nostri
terrori. Nondimeno col favore di un barlume (a)
ci accostavamo verso quella region infernale ,
dove le anime vengono purificate sinché giun-
gano al soggiorno della felicità. In meato d’uo
rimbombo di confuse lamentevoli voci ascol-
tammo l’ espressioni dell’amaro cordoglio di co-
loro che aveano attentato contro la propria vi-
ta (5). « Sono puniti, diceva il Jerolànte, perchè
» abbandonarono il posto che gli Dei avean lo-
» ro affidato in questo mondo »• Proferite
(4 )
appena queste parole, le porte di bronzo s’ a-
prirono con un rumore spaventevole , e si pre-
sentarono ai nostri sguardi gli orrori del Tar-
so. p. *55. Meurs. e. n. Dissertai, tratte da JF'ar-
lut. /. i , p. a 99.
(i) Virg. ivi v. 47 S. Orìg. eorttr. Cel. L 4, p. 167.
(a) Lucian. in catapl. t. 1 , p. 643.
(3) Firg. hi p. 434- \ ‘
(4) Piai, in Fed. L 1, p. 6a. Idem delle leggi L$,
•' *
f. a, p. 870. * .’
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