Page 236 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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eupano «no spazio gì angusto * che debbono nec-
cessariamente cadere sotto il giogo dei Lidj e
dei Persiani, Ovvero porsi in istato di far resi-
utenza. Ma per un vizio cbe sussiste fra gli
stati confederati della Grecia d’Europa, non
-solamente l’Eolìde, la Jonia, e la Doride, mi-
nacciate d’una invasione, non riunivano le loro
forze j ma in ciascuna delle tre provincie i de-
creti deH’assemblea non obbligavano propria-
mente cbe i popoli cbe la componevano j cosic-
ché al tempo di Ciro si vide cbe gli abitanti di
Mileto fecero la lor pace particolare con quel
prìncipe ed abbandonarono al furore del nemi-
co le altre città della Jonia (i).
Quando la Grecia aderì a prendere la loro
difesa, essa si trasse in seno le armate innume-
rabili dei Persiani ; e senza i prodigi del caso e
del valore, avrebbe dovuto rimaner vinta. Se
dopo un secolo di guerre disastrose essa final-
mente rinunciò al funesto progetto di spezzare
il giogo degli Jonici, ciò avvenne perchè una
volta giunse a comprendere che la natura delle
cose opponeva un ostacolo invincibile alla liber-
tà dei Greci dell’ Asia. Il saggio Biante di Prie-
ne, quando Ciro si rese padrone della Lidia ,
(i) Erodoto L 1 . c. i 4 i e 169,
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