Page 33 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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              NELLA GRECIA.  33  •
    mente strepitosi , troni insanguinati  , passioni
    impetuose e divoratrici , virtù sublimi , misfatti
    e vendette atroci, in ogni cosa l’aspetto della
    grandezza  , e sovente quello della ferocia.
       Per viemeglio assicurare l’ effetto di queste
    pitture, era d’uopo staccarle dai quadri in cui
   . gli antichi poeti le aveano rinserrate j e questo
    era il lavoro già fatto dagli autori dei ditirambi
    e delle prime tragedie, ma trascurato aveano di
    avvicinarle a noi. Essendoché siamo infinitamen-
    te più colpiti dalle disgrazie , di cui fummo te-
    stimoni , che da quelle che  si odono racconta-
    re  ( 1 ) , Eschilo impiegò tutti  i prestigi della
    rappresentazion teatrale per ricondurci sotto gli
    occhi i tempi passati ed il luogo della scena. L’ il-
    lusione divenne allora una realtà. Egli introdusse
    un secondo attore nelle sue prime tragedie (i)
          all’ esempio di Sofocle che di recente
    e poscia ,
    entrava nella carriera del teatro, ne stabili un
    terzo (3) e talvolta un quarto (4). Per mezzo
    di questa moltiplicità di personaggi , uno degli
     (i) Arislot. rett.  I. a,  c. 8,  t.  a, p. 65 g.
     (a) Idem della poet. ,c. 4i t. a, p. 655. Diog. Laerz.
     I. 5,  § 66.
     . (3) Eschil. in Choef. v. 666.  ee, v. 900. ec. Idem
    nelle Eumen. Ddcief'osservatisulla poet.ctArist. p. 6o-
     (4)  Poli.  I. 4, c.  16,  § no.
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