Page 332 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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332 NOTE.
colo. Non è dunque sulla scena , dove Aiace sì
è ucciso.
Ho supposto che a canto del padiglione di
Aiace, collocato in fondo del teatro, vi fosse
un’ uscita che menasse alla campagna , e che fos-
se nascosta da una cortina che si era tesa al tem-
po dell’ uscire del coro. In questo sfondo Aiace
s era fatto vedere, e qui avea dichiarato ad al-
ta voce la sua risoluzione. Ecco perchè si dice
che la parte di questo eroe richiedeva una voce
fortissima (i). Alcuni passi più là, dietro alla
tenda, egli avea collocata la sua spada. Cosi gli
spettatori potevano vederlo ed udirlo, allorché
recitava il suo monologo, e non potevano essere
testimoni della sua morte.
NOTA X.
Della maniera con cui V attore Egeloco
pronuncio un verso et Euripide, pag. 1 9 .
r«A*V* in greco significa la calma, e r*A» ,
significa un gatto. Nel passo , di cui si tratta
doveva Egeloco far sentire yeeKnmr òpv, vale a
dire, la calma io veggo. Ora queste due pa-
role si pronunziavano in modo, che ad un trat-
(») Scol. dì Sofocl. in Aìac, vers. 876.
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