Page 335 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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dall'altro da una listella che regna tutto intorno,
sulla quale erano state poste delle figurine rap-
presentanti vittorie, pecchie, buoi, cervi ed al-
tri animali a mezzo corpo. "Vi sono talvolta dei
lioni di tutto rilievo attaccati alle braccia
( 1 ).
Credo che sulla statua questi simboli fossero in
oro. Senofonte, che nel suo picciolo tempio di
Scillonte avea consacrato una statua di Diana
simile a quella di Efeso, dice che quest’ ultima
era d’oro, e che la sua era solo di cipresso ( 2 ).
Come da altri autori apparisce che la statua del-
la Diana di Efeso era di legno , cosi è credibile
2
che Senofonte non abbia parlato che degli or-
namenti dei quali era coperta.
Arrischio qui la spiegazione d’un picciolo
monumento in oro, che fu scoperto nel territo-
rio dell’antica Lacedemone, e che Cajlus ha
fatto incidere nel secondo volume della sua Rac-
colta di antichità (3). L’oro ne è di bassa lega
(3)
e con lega d’argento, il lavoro grossolano e di
un’alta antichità. Rappresenta un bue , o piut-
tosto un cervo posto a sedére: i pertugi, dei
quali è traforato mostrano chiaramente che
,
era attaccato ad un corpo più considerabile; e
( 1 ) Menetr. simboli di Dian. Efes.
( 2 ) Seno/, spediz. di Cir. I. 5, p. 35o. E.
t. a , p. 4 » tav. XI.
' Raccolta d’antich.
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