Page 338 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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gio d’Anacarsi nella Ior isola, sui polenti soccorsi
che somministrarono ai Romani, e sui contras-
segni di riconoscenza che essi ne ricevettero.
NOTA XIII.
Intorno al labirinto di Creta , pag. 2*7*7.
Non ho detto che una parola sul famoso la-
birinto di Creta, e questa parola io la debbo
giustificare.
Erodoto ci ha lasciato una descrizione di
quello che aveva veduto in Egitto vicino al lago
di Meride. Consisteva in dodici gran palazzi con-
tigui che avevano comunicazione gli uni cogli
altri , nei quali contavansi tremila camere, e di
queste mille cinquecento sotterra ( 1 ). Strabone,
Diodoro Siculo, Plinio, Mela parlano di questo
monumento colla stessa ammirazione cheErodo-
to(2).Niuno di loro ha detto che sia stato fabbri-
calo ad oggetto di farvi smarrire coloro che si ac-
cingessero a scorrerlo. Ma è chiaro che scorren-
dolo senza guida, si correva rischio di perdersi.
Questo pericolo è quello che senza dubbio
introdusse una noyella espressione nella lingua
(O Erodot. L 2 , c. > 48 -
(a) Straù. L tj_, p. fin. Diod. Sic. I. 1, p. àL
Plin L 36 i c. i 3 , u 2, n 703. Poirtfr. Mela l. 1,
c. q, p, 6fL
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