Page 46 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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         46     VIAGGIO d’aKACARSI
           Detto abbiamo che Eschilo avea trasportato
         nella tragedia lo stile della epopea e del ditiram-
         bo: egli v’introdusse ancora le modulazioni su-
         blimi, e  il ritmo impetuoso di certe arie, o
         nome  destinate ad eccitare il coraggio  ( i ). Non
         mai però s’ indusse a far uso delle innovazioni
         che cominciavano a sfigurare l’antica musica: il
         suo canto era pieno di nobiltà e di decenza,
         sempre nel genere diatonico (z),  il più sempli-
         ce ed  il più naturale di tutti.
           Accusato a torto d’ aver rivelato in un dei
         suoi drammi i misteri d’ Eieusi , non si sottrasse
         che a grande stento al furore di un popolo fa-
         natico (3). Nondimeno perdonò quest’ingiusti-
         zia agli Ateniesi, poiché non avea corso rischiò
         che della vita j ma quando poi  li vide coronare
         i drammi de’ suoi rivali in competenza de’ pro-
         pri: tocca al tempo, diss’egli, di riporre i miei
         al loro posto (4)$ e abbandonata la patria, pas-
          (0 Timor,  pres.  lo Scoi,  d? Arislof.  velie rane
         i 3 i 5. Eschil. in Agamen.
                      ». 1162. Mem. deltaccad-
         belle  lett.  t. 10 , p. 285 .
         _ (2) Fluì, della mus.  t.  2, p.  ixZ’j.
          ( 3 ) Aristot. dei cast.  I. 3 ,  C.  2,  t. 2, p. 29. Elian.
         var. stor.  c.  19. Clem. Alessavd. stronu L a*
              I. 5 ,
         *.  » 4 > P- 46 *•
          (4) Ateo.  I. 8 ,  e. 0 , p. 34 7 .
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