Page 41 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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! NELLA GRECIA. 4
« degli Argivi: rinimico s’,accosta j io l’ho ve-
» dato, credi alle mie parole ».
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Sette guerrieri, bellicosi duci.
Scannanti un tauro in su ferrato scudo
Il caldo sangue con le man toccando,
Marte, Bellona, e l’avido di stragi
Terror giuraro o la città di Cadmo
Volger sossopra e sterminarla, o questo
Suol morendo bagnar del proprio sangue (1).’
Dice di un uomo , la oui prudenza era a tutta
prova (2) : « Egli miete quelle saggie e genero-
» se risoluzioni ehe germogliano ne’ profondi
» solchi dell’ anima sua (a) j ed altrove: -- L’in-
» telligenza che mi anima , è discesa dal cielo
» sulla terra , e mi grida perpetuamente : Non'
» accordare che una debole, stima a chiunque
» è mortale ( 3 ) ». Per avvertire i popoli liberi
di vegliare per tempo sulla condotta d’ un cit-
tadino pericoloso pe’suoi talenti e per le sue
(1) Eschil. I sette centro Tebe , trad. Bcllotti T. I.
p. 81. Long, del subì. c. 16. Traduz. di Ifoileau ivi.
(a) Idem ivi v. 699.
(a) Lo Scoliaste osserva che Fiat, impiega la stes-
sa espressione in un passo della sua repubbl. <
( 3 ) Eschil. nella Niobe Fram, p. 64 ».
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