Page 40 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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4.0 VIAGGIO d’aNACARSI
ji mi muove a maggior pietà che le sue sven-
» ture ( 1 ) ». t;
Al suo tempo non si conosceva pel genere
eroico che lo stile dell’ epopea e quello del di-
tirambo. Eschilo trovandoli confacenti all’ ele-
vatezza de’ suoi sentimenti e delle sue idee, gli
trasportò, senza indebolirli, nella tragedia. Stra-
scinato da un entusiasmo che non è più in gra-
do di frenare, profonde gli epiteti, le metafore
tutte l’ espressioni figurate degli affetti; tutto
ciò che può dar forza peso, magnificenza alla
,
lingua ( 2 ); tutto ciò che può renderla animata
ed appassionata. I racconti, i pensieri, le massi-
me sotto il vigoroso suo pennello si cangiano in
immagini che colpiscono per la loro bellezza o
per la loro singolarità. In questa tragedia (3) ,
che ben a ragione potrebbe intitolarsi il parto
di Marte (4),: « Re dei Tebani, dice un cor-
» riere da Eteocle spedito a scoprire l’ armata
(1) Idem in Agamen. v. i 346 .
(a) Vita di Eschil. Dion. d’ Alicarn. degli antichi
scritt. c. a, L 6, p. 4 »3 . Frinic. presso Foz. p. 327.
Oraz. arte poet. v. a8o.
(3) I sette contro Tebe.
(4 ) Ariste/. nelle rane ». »o63 . Plut. in Simpos.
7, c. 10,
I. t. a, p. 71 5. ^ . -*•
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