Page 117 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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SOLONE E LA SUA LEGISLAZIONE. 107
stui dunque, ricevuto l’invito degli Ateniesi, si condusse nella
loro città, e la purificò inalzando delle statue e facendo delle ce-
rimonie propiziatorie. Oltracciò esortò gli Ateniesi a rispettar
meglio la giustizia, a vivere in maggior concordia, e regolò l’ese-
quie che facevano ai loro defunti. Quando poi riparti, gli Ate-
niesi che l’avevano sommamente ammirato, volevano ricompen-
sarlo con onori e doni grandissimi: ma lui non volle ricevere che
un ramo dell’ ulivo sacro a Minerva.
Pare però che colla partenza del purificatore cessa.sscro gli
effetti delle sue purificazioni. 1 disordini rinacquero, i diversi par-
titi si combatterono, e riconoscendo allora di novo il bisogno che
avevano di bone leggi, tutti d’accordo volsero gli occhi a Solo-
ne, come il più capace e più degno di stabilirle. A tale scotio lo
nominarono arconte con pieni poteri nel 59i.
Solone era figliolo d’ Escccstide, che di.scendeva daCodro.
La sua prima gioventù, l’aveva pa.ssata tutt’ occupato negli affari di
commercio, per vedere di rimediare ai guasti arrecati al patri-
monio dalla prodigalità di suo padre. Non era allora disprozza-
ta, questa maniera d’arricchire, nemmeno dai più distinti di
nascita e si racconta che mercanteggiarono molti che furono
;
anche fondatori di città, e anche molti sapienti. Lo stesso So-
lone ebbe in mira l’ acquisto della sapienza, nel mentre che pro-
curava quello delle ricchezze. Nei suoi viaggi in paesi stranieri,
intrapresi per ragioni commerciali, aveva studiato attentamente
i costumi e l’ istituzioni dei vari popoli , e fatto tesoro di tutte le
cognizioni di questi. Poetava anche, e si serviva della poesia
come di mezzo utilissimo all’espressione dei sentimenti più no-
bili ; amava di spargere nel popolo, esposto in versi, delle brevi
ma succose sentenze morali. Quando cessasse dai viaggi e ritor-
nasse in Atene, non si può precisare: ma pare che fosso poco
dopo la cospirazione di Cilene. La prima volta che Solono com-
parisce nella storia come uomo jwlitico, è a proposito del pos-
sesso di Salamina, disputato allora fra Megara e Atene. La pri-
ma di queste due città, traendo profitto dalle dissensioni e dalla
le aveva preso l’ isola di
conseguente debolezza della seconda ,
Salamina. Gli Ateniesi non se ne stettero ma subirono tali ro-
:
vesci, che stanchi della lotta rinunziarono al possesso dell’ isola;
stabilirono anzi la pena di morte per chiunque osasse in seguito
di proporne o in scritto o a voce la riconquista. Siffatta pierdita