Page 121 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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SOLONE E  LA. SUA LEGISLAZIONE.  ili
      Gli arconti furon lasciati da Solone alla testa della repub-
   ilica in numero di nove, eletti anno per anno, e formavano  il
   potere esecutivo. Dovevan mantenere la sicurezza interna, tirare
   a sorte  i cittadini che dovevan esser giudici, mettere in attività
   i tribunali. Assumendo  il loro  ufficio, giuravano d’osservar le
   leggi  ; abbandonandolo, rendevan conto dinanzi all’ areopago del
   come l’avevan disimpegnato: ma durante quello, erano inviola-
   bili. Del resto abbiamo detto più sopra le attribuzioni speciali di
   ciascheduno.
      11 senato si componeva di quattrocento cittadini eletti tutti
   dalle prime tre  classi  ; ma non si sa bene se a voti  , come gli
   arconti,  o col mezzo della sorte. Era diviso in diverse sezioni
   chiamate pritanie,  le quali, durante l’anno,  si succedevano a
   turno per rappresentare il senato intero e pel disbrigo degli affari
   correnti. I pritani, cioè  i membri della sezione che era in atti-
   vità, eran nutriti a spese dello stato; e s’adunavano ogni giorno
   nel pritaneo per occuparsi del loro  ufficio.  Il senato, se si trat-
   tava di cose amministrative o d’affari privati, poteva far decreti
   che avevan vigore subito  : ma le leggi , non doveva che esami-
   narle precedentemente come quello di  Sparta, e poi proporle
   all’ assemblea del popolo, a cui solo spettava la sanziono delle
   medesime. Ho detto come quello di Sparta: ma che differenza,
   del resto, fra  i due senati  I Quello di Sparta, composto di citta-
   dini di 60 anni compiti, quello d’ Atene di cittadini pei quali ba-
   stava l’età di 30 anni;  i trenta senatori spartani  si nominavano
   a vita,  i quattrocento d’ Atene por solo un anno; quelli erano
   irrespon.sabili  , questi,  all’ uscir di  carica, dovevan rispondere
   del loro  operato. Quindi  il primo rappre.scnta la prudenza, la
   lentenza,  il principio eccessivamente  con.servatore  ;  il secondo
   rappresenta  il movimento, la vita,  il progresso continuo  ; l’uno
   e r altro sono immagine vera della diversa indole delle due
   .stirpi.
      All’assemblea del popolo, a cui spettava di nominare i ma-
   gistrati, discutere e approvare o rigettare le leggi, deliberare su
   tutti quanti  gli  affari che  il senato proponesse, avevan diritto
   d’assistere e di votare tutti  i cittadini liberi  i ndistintamente che
   avessero venti anni compiti. 1 pritani, prima dell’ adunanza, fa-
   cevano affiggere in qualche luogo pubblico  1’ ordine del giorno
   (come ora si direbbe), cioè  il programma di ciò che doveva esser
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