Page 122 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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H2        LEZIONE SETTIMA,
        presentato alla discussione del popolo. Quando questo era radu-
        nato,  si faceva una preghiera agli dei; poi l’araldo invitava a
        salire .sulla tribuna chiunque credeva di poter dare alla patria
        un consiglio giovevole. Ognuno degli assistenti poteva prendere
        la parola ma Solone, per una precauzione forse contro  i peri-
            :
        coli dell’ignoranza o della temerità, aveva conccssiTai maggiori
        di cinquant’ anni  il diritto di parlare prima degli  altri. Dopo la
        discussione, si votava alzando le mani  ; e tutti  i voti avevano lo
        stesso valore, qualunque fos.«e la condiziono del votante.
          Nei tempi posteriori a Solone  il popolo teneva quattro'adu-
        nanze ordinarie in cinque settimane, cioè per ogni pritania: ma
        al tempo di lui, pare che non s’aduna.sse che una volta  il mese.
        Fuori di certi casi nei quali  si richiedeva  la presenza di non
        meno che seimila cittadini  , generalmente le adunanze eran va-
        lide qualunque fosse  il numero degl’ intervenuti. Né sul princi-
        pio eran molti  ; giacché, a differenza degli Spartani al manteni-
                       , gli Ateniesi eran tutti ob-
        mento dei quali ci pensavan gl’ Iloti
        bligati, per vivere, a esercitare l’agricoltura o  il commercio o
        l’industria,  e abbandonavano di mal animo, anche per poche
        ore, lo loro occupazioni  : per cui  , coll’ andar del tempo, per aver
        lo adunanze più numerose,  si stabili un indennizzo per quelli
        che ci assistevano. A ogni modo, la gioventù, la completa ugua-
        glianza,  l’estensione  dei  poteri, che movimento non dovevan
        dare a quell’ as.semblc*e  ! e quanto non dovevan es,«e avvezzare ^i
        cittadini ai pubblici affari, e aguzzarne la mente, e agevolarne e
        perfezionarne  l’ arte oratoria, e render sempre più viva quella
        grazia  del parlare o quei modi spiritosi e vivaci che son detti
        appunto atticismo!
          L’ areopago non fu istituito da Solone: so ne dice fonda-
        tore Cecrope, 0, a ogni modo, era un’istituzione primordiale di
        antichità remotissima. Quel nomo jX'rò (derivatogli dal luogo dove
        teneva le suo sedute) non lo prose che al tempo di Solone. Pri-
        ma , si chiamava semplicemente  il senato  ; e ci fu bisogno d’ un
        titolo dis^'ntivo, soltanto dopo la formazione del novo senato dei
        quattrocento. Ma  .se non fu istituito da Solone, furono però da
        lui accresciute le sue attribuzioni.
          In origino era una corte  di giustizia che decideva sulle
        causo d’omicidio, d’ avvelenamento c di tradimento  ; Solone ne
        fece un tribunale supremo, la di cui autorità abbracciava tutto
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