Page 120 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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liO       LEZIONE SETTIMA.
       cordo, un solenne sacrifizio chiamalo  discarico, per dare delle
       pubbliche leslimonianzo di stima e d’ onore all’ autore dell’ ordi-
       nanza. E Solone andò innanzi. Aboli  la leggo inumana che au-
       torizzava  il creditore a fare schiavo  il suo debitore insolvibile
                                  ;
       e al U‘m|)0 stesso liberò dalla carcere quelli che ci si trovavano
       allora (>er debili, c riscattò quanti più potè di coloro che erano
       stali venduti all’estero come schiavi. È bello osservare che que-
       sti benelìzi non induss(*ro punto  i poveri ad abusarne jier  l’ av-
       venire, e la questione dei debiti non ci si prescelta più nella sto-
       ria politica d’ AUme.  Il rispetto dei contralti, osserva  il Grote, ^
       si radicò colla democrazia; c  il jiopolo ateniese s’ avvezzò a iden-
       tificare  il manlenimenlo della proprietà sotto tutte le sue forme,
       con quello delle suo leggi e delle sue istituzioni. Solonc poi aboli
       in diritto (chè nel fatto erano già abolite)  lo leggi di Dracene,
       fuori di quello che riguardavano gli omicidi  ; e pa.ssò a stabilir
       le suo che dovevan esser la base del novo edifizio sociale.
          Con idea affano nova a quel tempo, sostituì,  nello divi-
       sione del popolo, l’aristocrazia della ricchezza all’aristocrazia
       della nascita  : giacché lo divise in quattro classi secondo  il va-
       lore delle proprietà. Nella jirima clas.se erano compresi  i penta-
       cosiomcditìini ; (pielli cioè che possedevano una rendita annua di
       cinquecento mi.sure (ps'Jtuvot) di ipialunque prodotto si fosse, so-
       lido 0 liquido. Nella seconda erano compresi quelli che avevano
       una rendita non minore di trecento misure; e si chiamavano ca-
       valicri, jKjrché tal rendita  gli i>ermclleva di mantenere un ca-
       vallo. La  terza,  la componevano quelli che possedevano non
       meno di dugento misure, ed eran delti zeugiti.  I possidenti mi-
       nori formavano la quarta clas.se, e avevano  il nome di  teli. Le
       prime tre solo potevano occupare le vario magistrature politiche :
       ma le principali, come l’arcontalo, soltanto  la prima. L’ultima
       classe era esclusa da tutte ma bastava che un teto riuscisse ad
                  :
       aumentare  la propria rendita  (e a forza d’ indu.stria poteva do-
       ventare anche jienlacosiomedimno) perchè acquistasse gli stessi
       diritti degli  altri. L’era però ammessa  all’ assemblea popolare,
       e aveva, in certe cause, autorità giudiziaria; cosa, che se parve da
       nulla in principio, si conobbe poi che era di somma importanza.
                               l’ accon-
          Il governo venne diviso fra quattro corpi politici:
       tate,  il senato,  l’ assemblea del popolo, o l’areopago.
          ' nn.
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