Page 136 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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126 LEZIONE OTTAVA.
la libertà , rapprcsentaroDO queU’eroina in forma d’ una leonessa
mancante della lirtgua, inalzarono delle statue ai due amici, e
assicurarono inoltre l’ immunità dalle tasse e dar pubblici aggravi
ai discendenti delle loro famiglie. Alle feste popolari poi si can-
tava in loro lode l’ inno seguente :
Su su ricoprasi di mirto il brando,
Brando d' Armodio , d' Aristogitone I
Per lui SI sciolsero ceppi fatali,
E Atene è libera con leggi uguali.
Diletto Armodio, no non se' morto
Ma de' beati vivi nell' isole;
K Ih magnanimi son teco , o lieti
Diomede e r inclito flgliuol di Teli.
Su su ricoprasi di mirto il brando,
Brando d' Armodio, d' Aristogitone I
Che Ippaico eponscro, tiranno ardito,
Nel sacro a l’allade solenne rito..
Di gloria splendidi sarete ognora
Tu caro Armodio, tu Aristugitonb;
Per voi si fransero ceppi fatali,
'
E Atene è libera con leggi uguali.
Il risultato immediato i)crò di quella congiura fu il solito
a ottenersi dagl’ intem|)eslivi o parziali e quindi sempre dannosi
movimenti politici : Ippia abbandonò tuli’ a un tratto la sua dol-
cezza, affabilità e benevolenza, e si fece cupo,. sospettoso, cru-
dele. Molti cittadini gli fece uccidere, gli altri gli caricò d’ im-
poste esorbitanti ; e pareva in lutti i suoi atti risoluto a conser-
var col terrore un potere che non gli era riuscito d’ assicurarsi
colla clemenza. Ma infelice quel potere che ha bi^gno di reg-
gersi col terrore! specialmente poi se al malcontento' ^mpre
crescente dei sudditi s’ aggiunge l’ ambizione o la gelosia di
,
qualche potente vicino, e l’ ira c il desiderio di vendetta di una
fazione già vinta c costretta a emigrare. E questo era appunto
allora il caso d’ Atene.
Gli Almeonidi erano rimasti sempre fuori d’ Atene, dopo
che c’era ritornato 1’ ultima volta vittorioso Pisistrato. Quantun-
que questo avesse confiscalo i loro beni nell’ Attica , e distrutto
le loro case , si trovavano però sempre al possesso di tante ric-
chezze da potersi procurare i mezzi con cui tentar l’ impresa del
ritorno in patria ma non ebbero animo di tentarla finché i Pi-
:
sistralidi potevano contare sull’ amore del popolo. Perso dunque
* Callistrato. Tradut. di S. Centofanti.
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