Page 139 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 139
ATENE FINO ALLE GUERR'E PERSIANE.
129
'
tradizioni e del costumi' suoi- propri che la facevan distinguere
dalie vicine. Da ciò for^ qualche antipatia fra di 'loro ciò,
;
senza forse, faceva che gli abitanti dell’ Attica non fossero stretti
in vera é propria unità nazionale, distene dunque ci rimediò
;
abolì le quattri). tribù antiche, e ne creò dieci nove senza nes-
sun riguardo a tradizioni e costumi. Dai nomi di dieci eroi del
paese, le chiamò 1’ Eretteide,'!’ Egoide, là Pandionide, la Leon-
tide, l’Acamantide, l’ Eneide, la Cecropide, l’ Ippotoontide,
l’Eantide e l’Antiochidc. Erano suddivise in demi, ognuno
de’ quali aveva il suo registro dei cittadini, le sue pubbliche as-
semblee'e cerimonie religioso , la sua proprietà comunale, la sua
propria amministrazione ; insomma un governo municipale. Ogni
tribù poi aveva un tempio comune a tutti I demi che la compo-
nevano, delle feste comuni in onore del suo eroe eponimo, e
quindi una cassa pcmimcnte comune. In segno di fratellanza le
Statue di tutt’ e dieci gii croi eponiini eran collocate nella parte
più eminènte della pubblica piazza d’ Atene.
Stabilita questa nova divisione di tanta importanza, di-
stene procurò d’ accrescere la forza del popolo accordando tutti
i diritti di. cittadino a un gran numero di stranieri e anclie di
schiavi. Quindi passò ad altre riforme per fare che tutta l’orga-
nizzazione dello Stato fosse in armonia colla divisione medesima.
Prima di lui, il comando della forza militare dell’ Attica appar-
teneva e^lusivamcnte al terzo arconte, al polemarca, e non c’era
quasi .ttltro che la milizia della città. Lui invece volle che cia-
scuna delle tribù avesse i suoi opliti, i suoi cavalieri, e quindi
il suo generale p stratego che doveva essere eletto anno per anno.
L’istituzione però,dei dicci stratcgi,fra i quali il comando era
diviso ugualmente, non occasionò la cessazione del polemarca;
il quale, non solo nei consigli di guerra aveva un voto uguale a
quello degli altri dieci, ma occupava, in battaglia, il posto
d’onore all’ala destra. Il potere dei generali s’andò estendendo
mano a mano che la democrazia progrediva ; e finirono coll’ usur-
pare una parte dell’ autorità degli arconti che, in senso inverso,
andarono a poco a poco perdendo la più parte delle loro attri-
buzioni politiche.
Quanto al senato, distene inalzò a cinquecento il numero
de’ suoi membri che erano estratti a sorte da tutt’ e dieci le tri-
bù, cinquanta ciascuna. Si divideva in dieci pritanie, e ogni
Storia deW antica Grecia, ^
Digilized by Google