Page 167 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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COLONIE GRECHE.  157
    più meridionale della provincia detta ora Calabria. Questa pro-
    vincia era allora posseduta dai Siculi,  i quali, al comparire de-
    gli stranieri, s’impaurirono; e piuttosto che im|)cgnarsi in una re-
    sistenza d’esito incerto, convennero d’ ammetterli alla parteci-
    pazione di quel possesso, quando, con una formula di giuramento
    stabilito insieme fra loro, promettessero di non abusarne. E  i
    Locresì giurarono  : « Finché pesteremo quésta terra o porteremo
    I) questi capi .sopra lo spalle, possederemo  il [)aese  iti comune e
    » in bòna am’icizia con voi.  »  ‘ Ma prima di venire  al giura-
    melito, e’s’eran messi della terra nelle .scarpe e de’ capi d’aglio,
    non visibili,,sulle spalle  : levati  i quali,  si crederono svincolati
    dall’ obbligazione, e alla prima occasione favorevole spogliarono
    I Siculi (U tutto  il potere. Es,sondo poi scoppiate delle discordie
    fra  i qittadini, per frenarle, e i)iù per prevenirle [ler l’avvenire,
    fu dato a Zeleuco  l’ incarico di formare una legislazione. 11 savio
    legislatore, conoscendo che l’amore di Dio e le virtù degli uo-
    mini che ne conseguono sono  il fondamento vero del ben viver
    civile^ fece un proemio alle leggi in cui stabiliva  l’ esistenza de-
    gli Dei, argomentandola dall’ordine maraviglioso che regna nel-
        ; e asseriva eh’ e’ non si compiacciono dei sacrifizi dei
    1’ universo
    malvagi, ma  si  delle o|>ere giuste dei boni. Esortava quindi  i
    cittadini a non alimentare inimicizie irreconciliabili  ; prescriveva
    ai magistrati di non esser superbi né arroganti, e non giudicare
    con parzialità. 11 magistrato supremo aveva il titolo di Cosmopoli.
    Del resto, non .sappiamo altro di certo delle .sue leggi se nonché
    erano  di  molta  severità, e rimasero inalterate per due secoli.
    Né poteva e.s.ser divensamenle, giacché era stabilito che chiun-
    que avesse voluto proporre una legge nova o una modificazione
    a qualcuna dell’ esistenti, doveva far la proposizione al popolo,
    presentandoglisi con una fune intorno al collo  : se  il popolo tro-
    vava utile l’innovazione proposta, Faccettava; se no,  il propo-
    nente doveva essere immediatamente strozzato con quella fune.
      Reggio, che era dal fiume Alice separata dal territorio di
    Locri Epizefiria, fu fondata nel 723 da una colonia di Calcidesi
    d’ Eubea. l’er poco più di due .secoli fu governata oligarchica-
    mente; nel 500 cadde sotto la tirannia d’Anassila che la tras-
    messe a’ suoi figlioli. Dopo pochi anni furono espulsi  , e a quel-
    F espulsione tenne dietro una scarmigliata anarchia. Per riparar-
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