Page 175 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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CULTURA PELLE COLONIE GRECHE.  165
    presente co’ suoi piaceri e dolori, con tutte quante le sue passio-
    ni: era naturale che il genio poetico della nazione si slanciasse
    in vie non prima tentale, e alla forma epica succedesse qualche
    altra forma. Dopo  l’ incominciamenlo dell’ olimpiadi, nacquero
    l’elegia e la lirica e continuarono ikt tre secoli consecutivi con
    uno splendore grandissimo,' che  ci viene attestato dai pochi
    frammenti che ci rimangono dei loro prodotti. È questi pochi ci
    rendono anche più  dolofosa  la  perdita di  tanti capolavori  i
                              ,
    quali, oltre ai pregi intrinseci di ciascheduho, avrebbero avuto  t
    quello importante di farci conoscere, mediante  il paragone,  lo
    stile,  i caratteri,  le tendenze dello lire eolica, dorica e ionica.
    Né si deve rimpiangerla soltanto dal punto di vista letterario, ma
    anche, e di più, dal punto di vista storico. « Perdendo quel gran
    » poema lirico della Grecia,  ci è venuta a mancare una gra-
    » ziosa e fedele pittura della vita della nazione, della vita po-
    » litica,  religio.sa e domestica,  nei  suoi  tratti  più  spiccanti,
    » come nei più minuti particolari  ; e ciò  {>el  corso  dei due o
    » tre secoli più interessanti,  jier un corso di tempo sul quale
    » "scarseggiano quanto mai  le notizie. »  ' Ciò non parrebbe a
    chi non pensasse che la lirica è l’espressione dei diversi sen-
    timenti che rampollano nell’ animo del poeta secondo le diverse
    circostanze della vita nelle quali si trova, vita pubblica e priva-
    ta, sacra e profana. Oltracciò  il poeta non lavorava a quei tempi,
    come  a’ nostri  ,  nella  solitudine  del suo studio per esser letto
    nella solitudine d’ un altro studio ma si rivolgeva a una nume-
                  :
    rosa società, aveva un pubblico  jier udienza; cosa che gli do-
    veva ritenere dal falsare e alterare le co.se cantate.
      Una poesia  lirica sacra veramente esistè nella Grecia fin
    dai tempi più antichi  : ma era legata a una sola forma poetica,
    a quella assunta più tardi dall’ epopea. Al contrario, nel periodo
    di cui discorriamo, periodo d’innovazione e di perfezionamento,
    si rigettò quella forma, si franse ogni impaccio, s’inventò novi
    metri  ; e s’ebbe, quel che importa di più, continue occasioni di
    canti lirici, dai progressi del commercio, del lusso, della civil-
    tà, dalle invenzioni, dalle scoperte, dai mutamenti di dinastie e
    di costituzioni politiche.
      Uno dei grandi poeti lirici dello colonie lo abbiamo di già
   citalo  : Terpandro di Lesbo,  il miglioratore della lira. Tutto ciò
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