Page 24 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 24
,
14 LEZIONE PRIMA.
Grecia, e una prova evidente, come osserva il Grote,* l’abbiamo
in ciò ; che gli Ateniesi il di cui paese era, in paragone, il più
povero della Grecia, importavano tutto quel grano che gli era
necessario dalla Sicilia e dallo costo dell’ Bussino e del Cherso-
neso Taurico ; mentre avrebbero potuto trovarlo tanto più vicino,
e sto per dire in casa, nella Beozia e nella Tessaglia. Ma quanto
era difTicile per la Grecia il commercio interno, assai più che
altrettanto le era facilitato l’ esterno dalla sua posizione sul mare
e dall’ampio sviluppo delle sue costo. Sono tante le sinuosità di
queste, che il mare s’interna a formare innumerevoli golfi e tutti
importanti; ma più di tutti, i golfi Corintio e Saronico divisi
solo dall’ismo. Quindi, levato l’Arcadia e la Doride, nessuna
provincia era sprovvista di qualche porto di mare ; di dove sal-
pando, potevano i loro abitanti recarsi a commerciare di cose e
d’idee ne’ più lontani paesi allora conosciuti, visitando per via
0 salutando di pas.saggio lo isole abitate dai loro fratelli.
Si : da numerose isole era circondata la Grecia propria ; e
quegl’isolani erano nei tempi storici e si vantavano d’esseré
Elleni di sangue, di nome, di religione e di tradizioni. Sarebbe
dunque imperfetta affatto la nostra descrizione geografica della
Grecia quando trascurassimo l’ isolo che le fanno corona; e però
ci facciamo a dirne qualcosa sebbene non possa essere che delle
,
principali e con molta rapidità.
Per tenere un ordine, comincieremo da quelle che sono nel
mare Ionio, e ci, partiremo dalla più nordoccidentale di tutte
che é r isola di Corcira. È situata quell’ isola in prossimità delle
coste dell’ Epiro. Fu detta anche Feacia dai Feaci che l’abita-
rono anticamente. La sua città principale si chiamava Corcira.
Seguendo una direzione sudorientale si trova Leucade in
prossimità delle coste dell’ Acarnania ; era anzi anticamente una
penisola unita all’ Acarnania mediante un ismo che fu tagliato
poi dai Corinti. Aveva una città del medesimo nome ; ed è fa-
mosa per uno scoglio da cui gli amanti sfortunati si precipita-
vano in mare nella speranza di guarire dei mali che soffrivano.
Più giù si trova
la serena Iiaca dove
Lo scuotifronde Nerito si leva
Superbo in vista ed a cuigiaccion molte
,
• Croie, P. II, c. t.