Page 445 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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FILIPPO  II.  435
    esposta; e lo foce in breve tempo, usando ora dell’ astuzia ora
    della forza. Ma più di quella che di questa  : giacché fu col da-
    naro largamente profuso che fece ritirare grilliri e  i Peoni; e
    fu col danaro che privò Pausania dell’aiuto dei Traci e lo ri-
    dusse, per conseguenza, a una perfetta inazione. Hestava Argeo
    cogli Ateniesi; e questo  , e’ .seppe attirarlo nei dintorni d’Ede.s.sa,
    dove Tassali, T uccise, e costrinse tutta Tarmata di  lui ad ar-
    rendersi. I molti prigioni ateniesi che fece, non  gli ritenne né
    gli trattò come prigionieri. Sapendo che Atene era ancora forte
    e che al tempo stesso era generosa verso chi  le si mostrava ge-
    neroso, gli rimandò  tutti  lilieri e ricolmi di doni. Non appena
    erano rientrati nella patria città e magnificavano la liberalità di
    Filippo, che ecco alcuni  inviati di questo con una  lettera pel
    popolo ateniese. 11 re chiedeva  la pace, e fu conclusa immedia-
    tamente. Quanto ad Anfipoli si stabili che resterebbe città libera
    e indipendente tanto da Atene che da Filippo.
      Fatto ciò, si volse lui stesso contro quelli che poco prima
    devastavano la Macedonia e  le incutevano gran timore. Entrò
    fra i Peoni , e nOn gli opposero resistenza. Passò poi fra gl’ libri
    che, capitanati dal nonagenario Bardillide loro re,  gli resiste-
    rono prodemente: ma furon vinti e costretti a cedergli tutta la
    parte del loro territorio situata a oriente del lago Linniti. Cosi,
    non che liberare la Macedonia dai mali in cui T aveva trovata,
    le procacciava un’ influenza non mai avuta prima d’ allora  ; e  i
    Macedoni,  grati a tanto  benefizio e pieni d’ammirazione per
    l’energia e la mente di  lui, vollero incoronarlo re, per evitare
    anche, in tal modo,  i pericoli sempre inerenti a una lunga mi-
    norità.
      Doventato re  s’ applicò a  tutt’ uomo a compire quelle ri-
            ,
    forme che credeva indispensabili per costituire la Macedonia in
   regno  potente. La debolezza  di  essa dipendeva  dalla man-
   canza d’ un’ armata bene organizzata e dalla licenziosa superbia
   dei nobili. Questi, per quanto Archelao gli avesse spogliati di
   molti privilegi  , per quanto avesse procurato di reprimerne T or-
   goglio, pure avevano in gran parte resistito. Nella lunga anar-
   chia  poi che tenne  dietro  alla morte  di quel re, e’ poterono
   riacquistare anche ciò che gli era stato tolto da lui. Filippo dun-
   que fece come Archelao, anzi più  d’ Archelao.  Il più pìccolo
   fallo che commettessero,  il più piccolo vizio che manifestassero.
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