Page 473 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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ALESSANDRO MAGNO.  463
     B nari dei Persiani e messa in rotta la loro cavalleria.... Si cal-
     » cola a 100,000  il numero dei morti, fra  i quali più di 10,000
     » di  cavalleria. Tolomeo  fìgliolo di Lago  che accompagnava
     » Alessandro nell’inseguimento di Dario, dice che attraversa-
     » ròno qualche borro ricolmo di cadaveri.
       » Nel campo di Dario ci  si trovò la madre,  la moglie, la
     » sorella e un Ggliolino di  lui  ; e anche due sue flgliole, unita-
     » mente ad alcune mogli di Persiani distinti. Quanto alle ric-
     » chezze, ci  si trovò soltanto 3000  talenti perché Dario aveva
     » mandato  il suo tesoro a Damasco. Fu subito spedito contro
     » quella città Parmenione per impadronirsene.
      »  Il giorno dopo, Alessandro, quantunque ferito in una co-.
     » scia, visitò  i feriti e fece seppellire  i morti con molta solen-
     »  nità, alla presenza dell’ armata schierata in ordine di battaglia ;
     » e fece  l’ elogio delle prodezze che aveva visto lui stesso a che
    » erano attestate dalla voce unanime dei  soldati.  Détte  jwi a
    » ciascuno delle ricompense e degli  onori secondo  il merito
                               ;
    » Balacro di Nicànore, uno delie guardie del corpo, fu nominato
    » satrapo della Cilicia....
      » Non trascurò nemmeno d’aver dei riguardi alla madre,
    » alla moglie e ai  figlioli  di Dario. Riferiscono alcuni  storici
    » che, tornato dall’ inseguirlo, entrò nella tenda di lui; e sen-
    » tendo delle grida femminili e dei gemiti uscire dalle tende vi-
    » cine domandò il perché di queste grida e che donne
       ,                     le fos-
                         i figlioli di Da-
    » sero. Gli fu risposto che la madre, la moglie e
    » rio avendo saputo che  l’ arco, la veste e lo scudo del re erano
    0 in potere del vincitore, lo credevano morto e lo piangevano.
    » Allora Alessandro mandò subito da loro Leonato, uno degli
    » etéri (cioè del corpo dei compagni del re), per assicurarle che
    » Dario era vivo, e che Alessandro non possedeva altro che le
    » armi e la veste lasciate da lui  fuggitivo sul carro. Leonato
    » aggiunge anche che Alessandro conserva a loro gli onori e  il
    » nome di regine, giacché non fa guerra a Dario per odio per-
    » sonale, ma per disputargli nobilmente l’impero dell’ Asia.  Il
    » giorno dopo, Alessandro andò a  trovarle  in compagnia del
    » solo Efestiono. La madre di Dario, non sapendo chi fosse  il
    » re perchè Alessandro non aveva nessun distintivo, s’ inoltrò e
    »  si prostrò dinanzi a Efestione che le parve più maestoso del-
    » l’altro. Avvertita dello sbaglio dai circostanti, si tirava indie-
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