Page 182 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī                                   181

            per lui. Quello è adab divino, poiché Allah gli aveva detto: “Non dite
            di una cosa, certo farò quello domani se non [aggiungendo] se Allah
            vuole” (Cor. XVIII-23). E quando egli, che Allah faccia scendere su di
            lui la Sua ṣalāt e la Pace, ha usato l’espressione “ci uniremo (lāḥiqūn)”,
            con il participio attivo [in arabo], ha fatto eccezione, conformandosi
            all’ordine di Allah, l’Altissimo.




                 CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE DI
                 CHI DIGIUNA IN QUEL GIORNO SENZA AVERNE
                     FORMULATO L’INTENZIONE DI NOTTE
            Al-Buḫārī ha riferito che Salama ibn al-Akwaʿ ha detto: “L’Inviato di
            Allah, che Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, ordinò ad
            un uomo di Aslam di annunciare alla gente: Chi ha mangiato completi
            il resto del giorno [astenendosi dal mangiare] e chi non ha mangiato
            digiuni, poiché oggi è il giorno di ʿĀšūrāʾ” ( ). Stabilì così il suo regime
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            (ḥukm)  in  analogia  al  regime  di  chi  non  ha  formulato  l’intenzione
            di  digiunare  perché  in  dubbio  sul  primo  giorno  di  Ramaḍān  ed  ha
            mangiato, poi si conferma che quel giorno fa parte di Ramaḍān e gli è
            imposto di astenersi e di recuperare. Questa è una tradizione autentica
            (ṣaḥīḥ), ed ha detto: “[egli] completi il resto del giorno”, senza qualif carlo
            come uno che digiuna. Questo ḥadīṯ è raf orzato da quello del recupero
            riportato da Abū Dāʾūd sull’autorità di ʿAbd ar-Raḥmān ibn Salama
            da suo zio: “Aslam [635] si recò dal Profeta, che Allah faccia scendere
            su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, e disse: “Avete digiunato oggi?”, ed essi
            risposero di no, al che aggiunse: “Completate il resto del vostro giorno
            e recuperate” ( ), cioè il giorno di ʿĀšūrāʾ. Tuttavia questo ḥadīṯ non è
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            incluso tra quelli autentici.
            Egli [su di lui la Pace] osservò la sacralità di quel giorno per il segreto
            che Allah possiede in esso e che rende elevata la sua eccellenza sui Suoi
            servitori. Qui si manifesta l’eccellenza dell’astensione dal cibo e dalle
            bevande, anche se non si sta digiunando: si tratta della fame (ǧūʿ) di cui

            243 Ḥadīṯ riportato da al-Buḫārī, XXX-21, Muslim, XIII-133, ad-Dārimī, e da Ibn
            Ḥanbal.
            244 Ḥadīṯ riportato da Abū Dāʾūd, XIV-65, an-Nasāʾī, XXII-65, Ibn Māǧa, e da Ibn
            Ḥanbal.
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