Page 183 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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            parlano i Ṣūfī nei loro discorsi ( ). A questo riguardo dico:
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                         am        t   i iu a      a mia a ima i
                   i  uta     m       tt      la  i  m    a        a al  i iu
                       a i     u  ta  i   la  i  m    a     tam  t    i  i  mm
                      il  i iu        li at  i      a     la    lia
                   l     it       ta     it     i  lla
                    i      t     u      a li  alla    tata  i u  a  i    (rāmin)
            Quando [il Profeta, su di lui la Pace] ordinò di recuperarlo, confermò
            la sua somiglianza con Ramaḍān - e non con un voto determinato [di
            digiunare] quando il suo giorno viene mancato, poiché in questo caso
            non va recuperato - anche se chi si trova in quella condizione si astiene
            per il resto del giorno, non avendo egli formulato l’intenzione di notte.

            Quando ci ha ordinato di digiunare in esso [nel giorno di ʿĀšūrāʾ] e ci
            ha incitato a farlo, ci ha ordinato di contrapporci alla Gente del Libro
            ( ), gli Ebrei ed i Cristiani, in quello che essi hanno imposto a loro stessi
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            senza esserne autorizzati da Allah, cambiando ed alterando [la Legge
            ricevuta]. Egli non ha distinto per noi ciò che essi hanno prescritto a
            loro stessi da ciò che ha prescritto loro il loro Profeta, e per questo ci
            è stato ordinato di contrapporci a loro solo ottemperando a ciò che
            il [nostro] Profeta, che Allah faccia scendere su di lui la Sua  alāt e la
            Pace, ci ha confermato di quanto era prescritto per legge per loro e
            che  conosciamo  con  certezza,  come  la  lapidazione  della  donna  che
            ha abbandonato il marito [per adulterio] e il fare la  alāt quando ci
            si  ricorda  di  averla  dimenticata.  E  quando  [il  digiuno  del  giorno  di
            ʿĀšūrāʾ] è stato specif cato ne abbiamo avuto scienza.
            Allah, l’Altissimo, ha detto riguardo ai Profeti: “Costoro sono coloro
            che Allah ha guidato, quindi seguite la loro guida” (Cor. VI-90), ed ha
            detto: “Egli ha prescritto per voi della religione ciò che ha ordinato a

            245 Ibn ʿArabī ha dedicato alla «fame» il Cap. 106, ove la def nisce come la morte bianca,
            e ne ha trattato anche nel Cap. 53 e nel « ilyat al-a  āl», di cui sono disponibili una
            traduzione francese, pubblicata nel 1950 nei numeri 286 e 287 di  tu      a iti    ll  ,
            ed una inglese a cura di Stephen Hirtenstein, pubblicata nel 2008 dalle edizioni ʿAnqa
            di Oxford con il titolo “      u   illa        i itual t a     mati  ”.
            246  a    riportato da Ibn Ḥanbal.
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