Page 184 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī                                   183

            Noé” (Cor. XLII-13), ed egli, su di lui la ṣalāt e la Pace, ha detto: “Noi
            siamo più degni di Mosè di voi” ( ), indicando con “noi” se stesso e
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            la sua comunità. Quindi noi siamo più degni di Mosè degli Ebrei in
            quanto essi non hanno creduto in tutto ciò che Mosè ha apportato: se
            essi avessero creduto in quello avrebbero avuto fede in Muḥammad, che
            Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, e nel suo Libro. A
            noi è stato ordinato di aver fede in lui [Mosè] ed in ciò che è disceso su
            di lui. Poi il Vero notif cò quello riguardo a noi e la Sua notif cazione
            è veridica. Non è quindi possibile nella comunità di Muḥammad, che
            Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, che un credente
            di essa abbia fede in una parte [degli Inviati] e non in un’altra [cfr.
            Cor. IV-150 a 152]: questa è una sollecitudine divina, in quanto Allah
            ha notif cato la nostra impeccabilità riguardo a quello, e questa è una
            buona novella per noi. L’Altissimo ha detto: “L’Inviato di Allah ha fede
            in ciò che è stato fatto discendere su di lui dal suo Signore, ed i credenti
            tutti hanno fede in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi
            Inviati, e non fanno distinzione tra uno dei Suoi Inviati…” (Cor. II-285).

            Tra le cose che ha apportato Mosè vi è il digiuno del giorno di ʿĀšūrāʾ e
            noi crediamo in ciò e digiuniamo in quel giorno per ordine dell’Inviato
            di Allah, che Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, come
            un  obbligo  di  istituzione  divina  (farḍ)  –  con  qualche  divergenza  al
            riguardo da parte del dottori della Legge – come digiunò in esso Mosè
            per obbligo di istituzione divina. Poi Allah ha reso obbligatorio per noi
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            Ramaḍān e ci ha lasciato la scelta riguardo al digiuno di ʿĀšūrāʾ ( ),
            e quindi noi digiuniamo in esso per via della precedenza (awlawiyya)
            e riuniamo così in esso la ricompensa di ciò che è obbligatorio e di
            ciò che è supererogatorio, con un grado aggiuntivo rispetto ai credenti
            della gente di Mosè, su di lui la Pace. E quando egli, che Allah faccia
            scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, ci ordinò di contrapporci agli
            Ebrei, ci ordinò di digiunare un giorno prima di ʿĀšūrāʾ, cioè il nono
            [di  Muḥarram],  ed  un  giorno  dopo  di  esso,  cioè  l’undicesimo.  Egli,
            che Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, ci ha detto:
            “Digiunate il giorno di ʿĀšūrāʾ e contrapponetevi in esso rispetto agli

            247 Ḥadīṯ riportato da al-Buḫārī, LX-24, LXIII-52, LXV, ad Sūra XX, 2, e da Muslim,
            XIII-127 e 128.
            248 Cfr. gli aḥādīṯ riportati da al-Buḫārī, XXX-1 e 69, Muslim, XIII-113, 114, 116-118,
            121, 124 e 125, e da Abū Dāʾūd, XIV-64.
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