Page 189 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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            che la stazione della conoscenza è divina e la stazione della scienza è inferiore ad essa.
            Anch’io sostengo questo, poiché per conoscenza essi intendono ciò che io intendo per
            scienza,  e  per  scienza  essi  intendono  ciò  che  io  intendo  per  conoscenza.  Quindi  la
            divergenza è puramente verbale”. Nel Cap. 441 [IV 54.29] aggiunge: “Sappi che Allah
            ha distinto i conoscitori (ʿā i ū ) ed i sapienti (ʿulamā ) per mezzo di ciò con cui li ha
            caratterizzati, dif erenziando gli uni dagli altri. La Scienza è un Suo Attributo, mentre
            la conoscenza non è un Suo Attributo. Il sapiente è divino, il conoscitore è dominicale,
            secondo il linguaggio tecnico [degli iniziati]. Anche se la scienza, la conoscenza ed il
            sapere (   ) hanno tutti lo stesso senso, si comprende tuttavia che c’è una dif erenza
            tra di loro nel signif cato ( alāla , così come essi si dif erenziano nei termini. Del Vero
            si dice che è sapiente, ma non si dice di Lui che è Conoscitore, né che è Dotto (  a   ),
            mentre  tutti  questi  tre  attributi  si  applicano  all’uomo.  La  lode  ( a ā )  dell’Altissimo
            più perfetta riguardo a colui che ha eletto tra i Suoi servitori è con la Scienza, più
            di ciò con cui Egli loda i conoscitori, e noi sappiamo che la Sua elezione di colui che
            condivide con Lui l’attributo è quella più grande presso di Lui, in quanto egli vede se
            stesso in lui: il sapiente è lo specchio del Vero, ma il conoscitore ed il dotto non sono
            uno specchio per Lui, l’Altissimo. Per noi ogni sapiente in cui non si manifestano i frutti
            della sua scienza e che non è governato da essa non è un sapiente, ma è un trasmettitore
            ( ā il). La Scienza si accompagna senza dubbio alla Misericordia e quando vedi uno
            che pretende di avere la scienza e non af erma l’universalità della Misericordia, egli
            non  possiede  alcuna  scienza.  La  misericordia  precede  la  Scienza:  essa  cerca  [o  ha
            come oggetto ( ala a)] il servitore, poi la segue la Scienza. Questa è la scienza della
            Via che percorre la Gente di Allah e la Sua élite, e ciò corrisponde al Suo detto: “Gli
            abbiamo dato una Misericordia da parte Nostra e gli abbiamo dato una Scienza da
            presso di Noi” (Cor. XVIII-65). Questa è la scienza del gusto spirituale, non la scienza
            speculativa. Sappi che i conoscitori sono gli Unitari (mu aḥḥi ū ), mentre i sapienti, pur
            essendo Unitari in quanto conoscitori, hanno anche la scienza dei rapporti ( i a ) ed
            essi conoscono la scienza dell’Unità della molteplicità e dell’Unità della distinzione, e
            solo loro la posseggono. […] Quando Allah, Gloria a Lui, ha voluto caratterizzare per
            noi Se stesso con ciò da cui sono caratterizzati i conoscitori in quanto conoscitori, ha
            usato il [termine] scienza, intendendo con essa la conoscenza, in quanto esteriormente
            non è applicabile a Lui, l’Altissimo, il termine conoscenza. Egli ha detto: “Voi non li
            conoscete (lā ta lamū ), Allah li conosce” (Cor. VIII-60), e qui la scienza ha il senso di
            conoscenza, non altro. Il conoscitore non vede se non Vero (ḥa  ) e creatura ( al ),
            mentre il sapiente vede Vero e creatura in una creatura, e quindi vede tre cose, in
            quanto  Allah  è  Dispari  ed  ama  il  dispari  […]  Abbiamo  detto  che  il  conoscitore  è
            dominicale, perché quando Allah ha menzionato colui che ha caratterizzato con la
            conoscenza, ha detto che egli nella sua preghiera dice “Signor nostro ( a  a ā)” e non
            prof erisce altro Nome. E l’Inviato di Allah, che Allah faccia scendere su di lui la Sua
             alāt e la Pace, ha detto: “Chi conosce (ʿa a a) se stesso, conosce il suo Signore”, e non
            ha detto: “sa (ʿalima)”, né ha detto: “il suo Dio”, e noi siamo strettamente legati all’a a
            nei riguardi di Allah, l’Altissimo, e del Suo Inviato, che Allah faccia scendere su di lui
            la Sua  alāt e la Pace, ed attribuiamo quindi a ciascun Nome ed Attributo il suo posto.
            Chi vuole realizzare la distinzione tra la conoscenza e la scienza, legga ciò che abbiamo
            menzionato nella nostra opera “I luoghi ove tramontano le stelle ( a ā    a - u ūm)”
            [pagg. 24-30], in cui ho saziato il desiderio ardente [di chi vuole sapere]”.
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