Page 270 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
P. 270
Muḥyīddīn ibn ʿArabī 269
quindi li annoveri tra gli “esoteristi (al-bāṭiniyya)”: lungi da loro quello!
Al contrario, essi sostengono i due aspetti [quello esteriore e quello in-
teriore]. Il nostro Maestro Abū Madyan biasimava chi si attaccava es-
clusivamente ad uno dei due aspetti, e diceva: “Colui che riunisce i due
aspetti (ṭarafān) è il perfetto nella Sunna e nella conoscenza”.
La condivisione (ištirāk) ha luogo nella sua espressione, che Allah faccia
scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace: “con un nettadenti (bi-siwāk)”. La
lettera “kāf” in “siwāk” è radicale (aṣliyya) nell’annessione (iḍāfa), cioè fa
parte della stessa parola, mentre nell’eccezione (istiṯnāʾ) [cioè nel signif -
cato di “altro che te (siwā-ka)”] è una particella in stato costrutto (muḍāf),
non una lettera radicale. Chi la considera sotto l’aspetto dell’attuazione
considera la sua connessione con la persona a cui si parla [cioè la se-
conda persona: tu] come una cosa sola e quindi la fa diventare radicale
nell’annessione, come se fosse una parola sola, e considera la compo-
sizione (tarkīb) riguardo ad essa alla stessa stregua con cui considera la
composizione delle lettere nella parola [singola, cioè “siwāk”]: quindi
non è ammissibile l’esistenza di una annessione simile a questo discorso
se non per la “kāf” dello stato costrutto, così come non è ammissibile il
nome “as-siwāk” senza “kāf”. Osserva quanto è sottile la considerazione
della Gente di Allah Se ciò derivasse da una rif essione razionale, essi,
per tale motivo, sarebbero più eccellenti degli altri; che dire di chi “non
parla per la passione: si tratta solo di una rivelazione che ha ricevuto,
che gli ha insegnato colui che è intenso nelle forze” (Cor. LIII-3 a 5)?.
“Invero Allah è Colui che nutre – e la scienza è il nutrimento degli spiriti
– il Forte, lo Stabile” (Cor. LI-58). [655]
CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE
DI CHI DÀ A COLUI CHE DIGIUNA
QUALCOSA CON CUI ROMPERE
È stata trasmessa la notif cazione, riportata da at-Tirmiḏī, secondo la
quale Zayd ibn Ḫālid al-Ǧuhanī ha detto: “L’Inviato di Allah, che Allah
faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, ha detto: Colui che dà
a chi digiuna qualcosa con cui rompere avrà la sua stessa ricompensa,