Page 266 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī 265
[cioè biasima l’uso del nettadenti perché toglie l’alito cattivo] e colui
che scambia un cammello per una cammella ( ) sono allo stesso livello.
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Poiché l’alito cattivo di colui che digiuna sarà più fragrante per Allah,
l’Altissimo, nel Giorno della Resurrezione, del profumo del muschio,
nel Giorno della Resurrezione il suo odore si trasformerà nel profumo
del muschio e là non sarà più alito cattivo.
Non è stata riferita da parte del Profeta, che Allah faccia scendere su
di lui la Sua ṣalāt e la Pace, alcuna proibizione per chi digiuna di usare
il nettadenti mentre sta digiunando, né una disapprovazione. Anzi, si
tratta di una cosa che gli è raccomandata, e che è incoraggiata per lui
senza restrizioni né di tempo, né di stato; si tratta quindi di qualcosa
che è più vicino all’obbligo che alla raccomandazione, tra le cose che
l’Inviato di Allah, che Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la
Pace, ha confermato.
Questa notif cazione è di conforto per il cuore di colui che digiuna
quando dalla sua bocca esce un alito che infastidisce chi siede vicino
a lui, se non è credente. Quanto a colui che è ornato dalla fede, egli è
lungi [654] dall’essere infastidito, perché fa parte della fede riconoscere
il rango che ha presso Allah l’alito cattivo di chi digiuna. A volte l’uomo
prova piacere, per il desiderio dell’anima, di ciò che colui che ha un
giudizio sano ritiene ripugnante: che ne è dunque del credente quando
sente ciò che il Signore gradisce? Senza dubbio ne gioisce. E per noi,
secondo il gusto spirituale, il fatto che egli percepisca qui quell’alito cat-
tivo come il profumo del muschio è un indice della sua fede.
Quando è stata trasmessa una simile notif cazione riguardo all’eccellenza
di questo profumo rispetto agli altri profumi, per la sollecitudine di Allah
verso il servitore, il cuore di colui che digiuna è stato confortato ed è
incoraggiato ad accrescere il digiuno. Egli sa che gli Angeli e gli Uomini
di Allah non sono infastiditi in sua compagnia dal cattivo alito della sua
bocca, in quanto “gli Angeli sono infastiditi da ciò che infastidisce i f gli
di Adamo”, come è stato riportato riguardo all’odore dell’aglio e simili
( ), e non riguardo al cattivo alito della bocca di chi digiuna.
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413 Si tratta della versione araba della nostra espressione “prendere lucciole per
lanterne”.
414 Ḥadīṯ riportato da Muslim, V-72 e 74, an-Nasāʾī, e da Ibn Ḥanbal.