Page 264 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī                                   263

                  CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE
                       DEL NUMERO DI GIORNI IN CUI È
                          OBBLIGATORIO IL DIGIUNO

            Il numero dei giorni dell’obbligo riguardo al digiuno (ṣawm) ( ) è di
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            226; il voto non è f ssato e quindi lo contiamo a parte. Il massimo [dei
            giorni in cui si può digiunare] è un anno meno sei giorni, o meno tre
            giorni, per via di chi proibisce il digiuno dei tre giorni successivi alla
            Festa del sacrif cio, oppure meno due giorni, e questo è ciò su cui tut-
            ti sono d’accordo: il giorno del sacrif cio ed il giorno della rottura. Il
            minimo del voto di digiunare è un giorno solo e quindi, se consideri il
            minimo, dici 227 giorni. Ciò che supera questo numero non è obbliga-
            torio (wāǧib). [Di questi 227 giorni] 60 sono [di espiazione] per chi ha
            un rapporto sessuale in Ramaḍān [mentre digiuna], 60 per chi vuole
            avere un rapporto sessuale dopo aver fatto un solenne giuramento di
            astensione (ẓihār), 60 per chi ha commesso un omicidio involontario, 30
            per il digiuno di Ramaḍān, 3 come prezzo del riscatto (f dāʾ) [per chi ha
            commesso un’infrazione] durante il Pellegrinaggio, 3 per il giuramento
            [non rispettato], 10 per chi compie il tamattuʿ ( ), ed al minimo uno
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            per il voto: tra questi vi è ciò che è obbligatorio con libertà di scelta
            (muḫayyar) e che è strettamente def nito nel tempo.
            Sappi che se tra il digiuno e questi atti che lo rendono obbligatorio, o gli
            atti di cui esso è una compensazione, non vi fosse una correlazione, esso
            non potrebbe farne le veci, e questo vale per ogni digiuno che sia una
            espiazione (kaf āra); per questo abbiamo detto “obbligatorio con libertà
            di scelta”. Tra essi vi è ciò che rende lecito per il servitore ciò che gli era
            proibito [come nel caso del solenne giuramento di astensione], ciò che
            fa decadere il diritto di Allah nei suoi confronti e ciò che fa decadere il
            diritto di Allah ed il diritto di altri nei suoi confronti.
            Mi è stato chiesto come fossi informato (ʿurriftu) di questi giorni e della
            loro obbligatorietà. Invero abbiamo af  dato a te stesso il compito di


            406  In  questa  sezione,  Ibn  ʿArabī  non  considera  solo  il  digiuno  (ṣiyām)  del  mese  di
            Ramaḍān, ma somma tutti i giorni di digiuno (ṣawm) che possono diventare obbligatori
            nel  corso  di  un  anno  per  il  verif carsi  di  alcune  condizioni,  che  però  raramente  si
            accumulano nello stesso anno.
            407 Cfr. la nota 366 di questa parte del testo.
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