Page 282 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī 281
Parte LXI
Nel Nome di Allah,
il Misericordioso, il Clemente
bb
CONTINUAZIONE
Quando il servitore colloquia con Allah in questo specif co tempo [gli
ultimi dieci giorni di Ramaḍān] nello specif co stato divino, è necessario
che egli sia presente con Lui in modo completo, sì da non rivolgersi ad
altri che Lui, con tutto il suo essere. Egli quindi colloquia con Lui, in
ogni movimento e sosta da parte sua, in modo sensibile in quanto Egli
è l’Interiore (bāṭin), ed in modo intellegibile in quanto Egli è l’Esteriore
(ẓāhir), poiché la sensibilità è esteriore ed il signif cato intellegibile
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(maʿnā) è interiore. Quindi il signif cato non si erge ( ) se non al
cospetto dell’Esteriore, poiché se si ergesse al cospetto dell’Interiore –
ed il signif cato è l’aspetto interiore della lettera (ḥarf), che è ciò che
è percepito sensibilmente e la sensazione stessa – la cosa si ergerebbe
al cospetto di se stessa. Ma la cosa non si erge al cospetto di se stessa,
poiché la veglia (qiyām) è f nalizzata ad un vantaggio (istifāda) ( ) e la
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cosa non trae vantaggio da se stessa.
Non vedi che il Vero discende per darci scienza e conoscenza, essendo
Colui che sa ogni cosa che era e che sarà? E malgrado ciò [ci] ha
comunicato una realtà essenziale irrefutabile, insegnandoci come
stanno realmente le cose e che il giudizio (ḥukm) dipende dagli stati
(aḥwāl): Egli ha fatto scendere Se stesso al rango di colui che apprende
(al-mustafīd) ed ha fatto di colui a cui Si rivolge colui che Lo informa,
444 Il verbo qāma signif ca “ergersi”, “sussistere” e “vegliare”, signif cati che per il
lettore di lingua araba possono essere intercambiabili o compresenti.
445 Questo termine, come il verbo istafāda di cui è l’inf nito, può riferirsi sia ad un
vantaggio in senso generale, quanto ad un vantaggio specif co di ordine conoscitivo,
per cui assume il signif cato di “apprendere”, “venire a sapere”, “essere informato”. A
seconda del contesto l’ho tradotto nell’uno o nell’altro modo.