Page 287 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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286                                         al-Futūḥāt al-makkiyya

                                CONTINUAZIONE

            Vi è divergenza tra gli uomini riguardo alla Notte del Qadr, cioè ri-
            guardo alla sua data. Secondo alcuni essa è mobile lungo tutto l’anno,
            e questo è ciò che sostengo anch’io, poiché l’ho vista sia in Šaʿbān, che
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            nel mese di Rabīʿ( ) e nel mese di Ramaḍān. Il più delle volte l’ho vis-
            ta nel mese di Ramaḍān, nell’ultima decade in una notte dispari, ma
            l’ho vista anche nella decade di mezzo in una notte pari. Io ho quindi
            la certezza che essa si muove lungo l’anno, sia nelle notti dispari che in
            quelle pari del mese in cui si vede. ( )
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            che sono Io che custodisco per te la tua esistenza, af  nché si attualizzi presso di te la
            tua dipendenza (i ti ā ). E malgrado questa dipendenza hai prevaricato, sei superbo,
            orgoglioso e ti vanti di te stesso, ed hai detto ai tuoi simili: “Io sono il vostro signore
            altissimo” (cfr. Cor. LXXIX-24) e “non conosco altro Dio per voi al di fuori di me”
            (cfr. Cor. XXVIII-38), e io, io, io! E non ti sei vergognato nel fare quello della tua
            ignominia per la tua fame, la tua sete, la tua urina, i tuoi escrementi, la tua sof erenza
            per il caldo ed il freddo e per i malanni accidentali? O f glio di Adamo, ti ho assestato
            tre colpi ( a a āt): la povertà, la malattia e la morte, e malgrado quello sei impetuoso
            ( a ā )”. La veglia di Ramaḍān è una veglia in Allah. Per colui per il quale il Vero è un
            contenente ( a  ) – poiché “Allah comprende ogni cosa” (cfr. Cor. IV-126 e XLI-54) e
            questo è il signif cato della nozione di contenente ( a  yya  – non vi è uscita da Lui. La
            Sua comprensione (iḥā a  di te in Ramaḍān è una comprensione di nobilitazione (ta    )
            e  di  incomparabilità  (ta    ),  poiché  ti  ha  prescritto  come  obbligo  nella  tua  servitù
            incontrovertibile di essere caratterizzato da ciò che si addice a Lui, non a te, e cioè il
            fare a meno del nutrimento e del contatto con le donne per la durata del giorno, che è
            la metà della durata della tua esistenza. Poi incontri la notte ed esci dalla tua signoria
            ( u u iyya , che fa a meno del cibo e del rapporto sessuale, per [ri]entrare nella tua
            servitù con la rottura, e tutto ciò è Ramaḍān.”
            452 Nel    ā  di Ibn ʿArabī, a pag. 280, è riportato: “Avendo [Ibn ʿArabī] visto la Notte
            del Qadr la notte di Venerdì 19 Rabīʿu-l-awwal dell’anno 631, poiché questa Notte si
            muove lungo l’anno così come sostenne l’Imām Abū Hanīfa, disse:
                   a   tt    l  a         alt       l       a   lla  ua   ā
                        l i  i a i      l           i t   a i     a
                     a    ti    tutt  il           u  i  ai    ti at
                      mill  m  i     u  ta mi u a    u  i  t
            Poiché nella prima redazione delle Futūḥāt non è menzionato il mese di Rabīʿu-l-awwal,
            è probabile che l’occasione citata nel    ā  sia stata la prima di questo genere [e forse
            anche l’ultima]
            453 La prima redazione delle al-Futūḥāt al- akkiyya  iniziata alla Mecca nell’anno 598
            e completata a Damasco nell’anno 629 dall’Egira, riportava: “Vi è divergenza tra gli
            uomini riguardo alla Notte del Qadr, cioè riguardo alla sua data. Secondo alcuni essa
            è mobile lungo tutto l’anno, e questo è ciò che sostengo anch’io, poiché l’ho vista sia in
                                           a
            Šaʿbān, nella notte di metà mese e nella sua 19  notte, a Gerusalemme [ove Ibn ʿArabī
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