Page 81 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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            loro e ciò è lontano dal Nome “il Santissimo ( u  ū )”. Il digiuno esige la
            vicinanza ad Allah, “non c’è nulla di simile a Lui” ed il digiuno non ha
            simili negli atti di adorazione. Poiché la vicinanza e la lontananza non
            stanno insieme, così pure il digiuno e l’impurità maggiore ed il danno
            non stanno insieme.

            Colui  che  considera  che  l’impurità  maggiore  ed  il  sangue  mestruale
            sono la regola della natura (ḥukm a - a   a) e che il digiuno è una attri-
            buzione divina, mette ogni cosa al suo posto e sostiene che il digiuno
            è valido per chi è in impurità maggiore e per la donna che ritorna in
            purità prima dell’alba e che ritarda il lavaggio e si purif ca solo dopo
            l’alba. Come trasposizione questa è quella più appropriata, in quanto la
            saggezza esige di dare ad ogni cosa che ha diritto ciò che le spetta (li kulli
               ḥa  i  ḥa  a- u). Il Saggio, quanto è Potente e Magnif cente, ha detto:
            “Egli ha dato ad ogni cosa la sua creazione e poi ha guidato” (Cor. XX-
            50), cioè ha spiegato. Allah ha lodato queste parole quando ha raccon-
            tato ciò che Mosé aveva detto al Faraone, e non le ha confutate, mentre
            invece ha confutato il discorso di chi sosteneva: “Allah è povero” (Cor.
            III-181) e “Allah è uno di tre” (Cor. V-73)



                  CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE
                SUL DIGIUNO DEL MALATO E DEL VIAGGIATORE
                        DURANTE IL MESE DI RAMAḌĀN

            Alcuni  [dottori  della  Legge]  sostengono  che  se  essi  digiunano,  [il
            digiuno] è valido e sono autorizzati a farlo. Altri dicono che ciò non
            è ammesso per loro e che devono fare un numero di altri giorni [di
            digiuno compensatorio]. Io ritengo che se essi digiunano ciò non è lecito
            per loro e che devono digiunare per un altro numero di giorni; tuttavia
            distinguo tra il malato ed il viaggiatore, quando il digiuno viene fatto in
            queste condizioni nel mese di Ramaḍān.

            Per quanto riguarda il malato, il digiuno è supererogatorio per lui ed
            egli fa una opera pia (ʿamal  i  i ) che non è obbligatoria per lui: anche
            se egli la imponesse a sé stesso, tuttavia non è obbligatoria per lui. Per
            quanto riguarda il viaggiatore, il suo digiuno mentre viaggia nel mese
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