Page 48 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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fenderlo, che soltanto in (jnesta guisa e non
t’ormole astratte, ha potuto da principio rumanità
tiare una veste ed una espressione ai suoi concetti
morali. Il dire che j>er esprimer questi la 'fantasia
popolare siasi limitata a modificare, rimodellandoli
in senso morale, i miti originati dal mondo sensi-
bile, e non abbia nulla espressamente creato, è un
assurdo che ha contro di sè il buon senso e i fatti.
Le forze della fantasia umana, particolarmente
nelle epoche di minor coltura, sono Ijen lungi dal-
r esser condannate a quella mescliina parsimonia
di produzione a cui taluni mitologi ridurrebbero
questa mirabile facoltà dell’ uomo che Goethe ha
giustamente chiamata « mobile in sempiterno e
sempre nuova ».
VI.
11 racconto di Edipo in tutte le forme più o meno
antiche nelle quali lo conosciamo, ha un significato
morale evidentemente pronunziato, ed è del tutto
impossibile non riconoscere che l’ invenzione di
esso è stata subordinata a questo scopo. Niuno
potrà negare che in tutta la pienezza di questo
significalo esso ci si presenti già nei dieci vei'si che
gli sono consacrati nell’ Odissea. Volendo supporre
che sia esistita una più antica forma, a noi non
tramandata dagli antichi, nella quale esso lasciasse
riconoscere una origino naturalistica, e, per rin-
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