Page 49 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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       fracA;iar(ì quosta supposta più aiitii^a forma, voltimi.»
       sl'romlarlo di InUe quelle oircostaiize che verrel»-
       Itero a considerarsi come aggiunte per dargli una
       portata morale, di tutto il racconto non rimarreh)»e
       in ultima analisi che la Sfinge.  Infatti limitandosi
       a ttjgiier di mezzo, come ha fatto  il sig.  Bréal,
       la paternità di Laio e  la maternità di Giocasta,
       a che  si  riduce  l’ avventura ? Ad un uomo che
       uccide un altr’ uomo di cui sposa la moglie, cioè
       ad un  fatto sprovvisto del  tutto di quelle circo-
       stanze salienti e straordinarie che solo raccoman-
       dano  i racconti  alla tradizione popolare. Le tre
       pei'sono che  vi hanno parte sono poi Udmente di
       carattere e di proporzioni affatto umane, tanto lun-
       gi da queir indole più o meno demonica che distin-
       gue  i personaggi dei miti anche nelle loro forme
       più sbiadite, l’avventura ste.ssa, a parte l’episodio
       della Sfinge, è per sè tanto umanamente possibile,
       i nomi delle persone sono così lungi dal prestarsi
       ad una qualunque  interpretazione simbolica, che
       voler  riferire  il racconto alla comune origine dei
       miti è cosa da non potersi fare con maggior diritto
       e probabilità di seria  riiuscita,  di quello  si possa
       farla per le avventure immaginate da un qualun-
       que romanziere moderno. Edipo differisce  tanto
       dagli eroi di certo significato solare, che, se vera-
       mente egli fosse tale, converrebbe dire esser esso
       quello che fra tutti gli altri, nel peregrinare attra-
       verso  la  tradizione  popolare, ha  serbato  il  più
       stretto incognito.
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