Page 79 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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       Nella 'l'ebaido poi grandeggia la nobile figura  di
       Ainfiarao, veggente e guerriero, cui il duce Adra-
       sto,  presso  Pindaro, chiama  srparia?  5ip5a>.gov
       èuùi,  il quale quantunque conosca la volontà de-
       gli Dei e prevegga la fine  dell’ impresa, è tratto
       in  quel  vortice  sanguinoso  ,  nel quale perisce
       per opera di Erifile sua moglie corrotta dai dona-
       tivi di Polinice, e partendo commette a suo figlio
       Alcmeone la vendetta della sua morte. Quindi pri-
       meggia negli Epigoni,  ne’ (piali ha aiujora effetto
       la maledizione di Edipo, la tragica figura di Alc-
       meone, un altro Oreste, che {>er vendicare il padre
       uccide la madre sollevando cosi le erinni contro di
       sè, e che da questo lato della Tebaidc con mirabile
       simmetria corrisponde  alla figura  di Edipo che
       trovasi dall’altro lato di essa. Come poi da questo
       lato la fantasia non  si fermò, ma produsse ulte-
       riormente, ideando neU’.Mcmeonide le conseguenze
       delle erinni materne, cosi dall’ altro lato immaginò
       una causa ulteriore, e, quasi  il senso morale cer-
       cas.se di meglio equilibrarsi, idctì una colpa (;hc fosse
       imputabile, ed aggiungendo  il ratto del giovane
       CrisipiK), figlio di Pelope, commesso da Laio, attri-
       buì a questa prima  ó/Sfi?  i casi lagriinevoli  dei
       Labdacidi, mescolando per questa via la loro leg-
       genda con quella non meno tragica dei Pelopidi.
        Ai tempi Omerici,  ai quali risale la più antica
       menzione  di Edipo,  la saga del  ciclo Tebano,
       dall’Edipodea agli Epigoni,  (i già formata, come
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