Page 80 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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           l'ilfivasi (lai numerosi accenni ad essa relativi che
           inconlransi  nell’ Iliade  e  nell’Odissea (’); e già
           EdijK) tiovasi a capo di essa, ed è considerato come
           causa  delle  gueri-e teljane. Ciò emerge  chiara-
           mente dai due versi {Od. VI, 276):
                          ódytx naaywv,
            à'/}' 9 pèv iv
            Kxi'xetwv  rjuot'j'je Bi'ùv Usi; 3ti jìsu/.i;.
           Schneidewin  (*) che con  altri  interpreti,  anche
           antichi, pone in cnx;e questi due versi costruendo
           i'ì.yt* Tii'jy’iìv 3i’àv  s).si; ùti l)su).i;, la violenza al
           signific^ato che più naturalmente emerge dal testo
           secondo la giacitura delle  [)arolc, e ciò del tutto
           gratuitamente. Edipo regnando in Telw tra mille
           guai procuratigli dalle erinni materne,  e, per ef-
           fetto di queste, dai suoi figliuoli, mentre solfre egli
           stesso, è, come primo motore delle guerre tehane,
           causa di gravissimi mali pe’ Cadmei,  i quali se egli
           l(jro re non fijsse stato, ne sarebl>ero rimasti esenti.
           Ciò indica chiaramente  l’ espressione « jjcr esiziale
           volere def>l’ Iddii fu re dei Cadmei *. Questa inter-
           pretazione, che prima di ogni altra scaturisce dalle
           parole del poema, è tanto naturale c d’ accordo con
           tutto quanto sappiamo sulle .saghe del ciclo tehano,
           <(he andare arzigogolando })er trovarne un’ altra è
            (') Cf. Nitsch, Beifriujf ctc. pap;. 180 seg.
            (’) Die OeiUpun-^nge pau- 10.



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