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         inenti ne verrebbe l'assurdo: esser
         vi fenomeni senza nulla di ciò che
         appare. Ma diamo pure per non
         fatta, quantunque resa necessaria
         dalla nostra critica, la distinzione
         delle cose, in come soggette alla
         sperienza e come cose per se stes
         se : dovrebbe in tal caso valere il
         brincipio della causalità, e con esso
         º meccanismo della natura nella re
         lativa determinazione di tutte asso
         lutamente le cose in generale, come
         cause efficienti. Or dunque non
         potrei, senza cadere in aperta con
         traddizione, asserire del medesimo
         ente, dell'anima dell'uomo a ca
         gion d'esempio, che fosse libera la
         di lei volontà e subordinata nello
         stesso tempo alla necessità fisica,
         cioè non libera. Perciocchè in am
         bedue le proposizioni avrei consi
         derata l'anima nell'affatto uguale
         significazione di ente in generale,
         come cosa cioè per se stessa; nè
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