Page 17 - IL TASSELLO MANCANTE
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2 – IL RISVEGLIO






            Roberto credeva di sognare… Aveva gli occhi chiusi e la testa che

            gli ronzava come invasa da uno sciame di mosconi…
            Stava riprendendo lentamente conoscenza, ma non ricordava più
            la propria identità e gli avvenimenti passati. Aprì un occhio e si

            guardò  attorno  per  qualche  istante…  si  trovava  in  una  grande
            stanza,  immersa  nella  semi  oscurità.  Cominciò  a  percepire,

            prima  più  confusamente,  poi  sempre  più  distintamente,  un
            sommesso vociare… Alcune persone si muovevano attorno a lui,
            dialogando tra di loro sottovoce. Parlavano in francese… questo

            era  sicuro…  una  lingua  che  evidentemente  comprendeva  alla
            perfezione… Solo dopo molti minuti comprese di trovarsi in un

            letto d’ospedale.
            Aprì  entrambi  gli  occhi  e  ricominciò  a  guardarsi  intorno,
            sollevando leggermente la testa dal cuscino. Un’infermiera se ne

            accorse  e  si  avvicinò  prontamente,  chiamando  il  medico  e
            alzando leggermente il suo schienale.

            Roberto si accorse di avere sul viso una mascherina respiratoria,
            mentre  le  sue  braccia  erano  ricoperte  di  tubetti  e  di  aghi.
            Sorpreso, cercò di mettersi seduto sul letto.

            "Ne  bouge  pas!"  urlò  l’infermiera…"Voulez-vous  tout  déchirer?
            Non si muova, vuole mica strappare tutto?"

            Roberto  capiva  tutto,  vedeva  distintamente  ciò  che  si  trovava
            attorno  a  lui.  Solo…  non  riusciva  a  darsi  un’identità.  Chi  era?
            Quale era il suo nome? Che ci faceva in quel letto? Buio totale.

            Era come se fosse nato mezz’ora prima… Arrivò il medico, che si
            mostrò lieto del suo risveglio, dopo uno stato d’incoscienza che,

            gli fece capire, durava da diversi giorni.
            Lui tentò di parlare… Ma fu invitato ad aspettare.
            "Nous  vous  dirons  quand  vous  pourrez  parler…  Le  diremo  noi

            quando potrà parlare."





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