Page 18 - IL TASSELLO MANCANTE
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Subito dopo, gli tolsero la mascherina, lasciandogli solo una flebo
al braccio. Doveva nutrirsi con qualcosa di solido, se voleva
sperare in una veloce ripresa fisica. Era giunto in ospedale
denutrito, disidratato e al limite delle forze.
Dopo un’iniziale repulsione, si sforzò di mandar giù qualcosa,
spinto anche dalla speranza di recuperare energie e soprattutto i
suoi ricordi.
Dopo qualche ora, anche se permaneva il suo stato di
smarrimento e di confusione mentale, le sue condizioni fisiche
apparivano già migliorate… si era nutrito a sufficienza per
riprendere un po’ di vigore. In apparenza era cosciente e lucido…
ma continuava a mancargli completamente la memoria. Non
riusciva a ricordare nulla di sé e del suo passato… Provò
nuovamente a fare qualche domanda:
“Chi sono?... Cosa mi è successo?”
Ma i medici in merito non avevano risposte… Poterono
aggiornarlo solamente sul suo stato clinico, precisando che una
settimana addietro era stato rinvenuto adagiato su un molo di
Port Lympia, dove qualche sconosciuto, dopo averlo
probabilmente raccolto in mare, lo aveva abbandonato,
avvisando la Capitaneria di Porto di Nizza da una cabina
pubblica prima di dileguarsi.
Fu raccolto poco dopo, in gravi condizioni, e trasferito d’urgenza
a l’Hôpital Pasteur, dove appunto si trovava. Di sicuro era rimasto
in balia del mare per molto tempo, forse dopo l’affondamento di
un natante. Disidratato, ferito e coperto di salino, era giunto in
reparto in codice rosso. Era privo di documenti… solo una
maglietta, un pantalone stracciato e un bracciale di stoffa
bianco, rosso e verde a un polso. Chissà… forse era Italiano?… al
momento era l’unica ipotesi che si potesse azzardare.
Probabilmente era naufragato ed era rimasto parecchio tempo
alla deriva, privo di conoscenza, sostenuto da qualche relitto
galleggiante… Non conoscendo la sua identità, come da prassi
avevano dovuto informare il Commissariato di Polizia, che in
attesa di accertamenti sul suo conto ne aveva disposto il
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