Page 24 - IL TASSELLO MANCANTE
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senza troppi complimenti davanti a un tavolino, con tanto di luce
puntata in faccia, in puro stile CIA…
A quel punto l’ispettore gli comunicò che c’erano dei gravi indizi
sul suo conto… Ma intanto gli chiese se avesse qualcosa da
dichiarare. Roberto non attendeva altro: cominciò a parlare con
foga, fornendo tutte le indicazioni sul suo domicilio e sui suoi
dati personali, che finalmente ricordava di nuovo alla perfezione.
Continuò poi raccontando nei minimi particolari tutto ciò che gli
era successo, a partire da quella maledetta domenica di dieci
giorni prima. Non trascurò nessun dettaglio, riportando per filo e
per segno tutto quel che poteva… tutto, naturalmente, tranne ciò
che non poteva conoscere, cioè quanto gli era accaduto in quelle
ore di buio totale da quando aveva perso i sensi sul suo gozzo
fino a quando si era risvegliato in quel letto di ospedale.
A quel punto prese la parola l’ispettore. In un italiano stentato e
con tono sarcastico lo incalzò con decisione, puntandogli contro
l’indice con un ghigno beffardo stampato sul viso:
“Allora mio caro. Adesso parlo io… La scorsa settimana una
vedetta della nostra Guardia Costiera ha intercettato un battello
di contrabbandieri di armi, che teneva sott’occhio da tempo.
Quando è intervenuta per bloccarli, l’imbarcazione ha tentato la
fuga a tutta velocità, ma dopo qualche miglio di inseguimento ha
urtato violentemente contro uno scoglio, spezzandosi in due
tronconi… I malviventi che erano a bordo hanno tentato di
fuggire, ma con la barca che affondava rapidamente hanno
dovuto arrendersi. Sono stati ripescati e arrestati… tutti tranne
uno… il capo. Guarda caso, un pericoloso mercenario italiano!
Sono stati catturati cinque uomini, ma la nostra Intelligence è
sicura che su quella barca fossero in sei.”
Prese il polso di Roberto e lo sollevò in alto, per far vedere a tutti
il suo braccialetto con i colori dell’Italia…
“Regarde attentivement! Guardate bene!” esclamò, rivolto agli
agenti… E aggiunse, puntando di nuovo il dito quasi a toccargli
il naso:
“Mancavi proprio tu… l’italiano… Eri sfuggito ancora una volta
all’arresto. Ma il tuo braccialetto e i tuoi lividi ti incastrano!
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